Ma nel calendario… i ponti come possono essere!? Un viaggio ingegneristico e tragicomico tra travi spalle e giorni di ferie
Nel calendario, i ponti offrono un viaggio ingegneristico e tragicomico tra travi, spalle e giorni di ferie. Questi straordinari collegamenti si dividono in isostatici, ipostatici e iperstatici, ognuno con peculiarità uniche. Scopriamo insieme come queste categorie strutturali influenzano non solo l’ingegneria, ma anche il nostro modo di vivere il tempo libero.
Secondo una visione ingegneristica, i ponti si classificano in tre categorie principali: isostatici, ipostatici e iperstatici. Isostatici: sono quelli più “essenziali”, con due spalle e una trave. La struttura è determinata esattamente dalle equazioni statiche, senza vincoli in eccesso. In pratica: semplici, diretti, affidabili.. Ipostatici: qui le cose si complicano un po’. I carichi si distribuiscono su meno vincoli, rendendo la struttura sottodeterminata. Detto all’aretina: “poggiano”, ma non troppo.. Iperstatici: sono l’evoluzione strutturale del ponte. Hanno vincoli in più, reagiscono meglio a sollecitazioni come torsioni, vento o carichi distribuiti, e richiedono più equazioni per essere risolti. 🔗 Leggi su Lortica.it
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