Il silenzio del logo | Prada e il ritorno del quiet luxury
Nell’era del frastuono e dell’eccesso, Prada si distingue con il suo silenzio sofisticato. La maison milanese abbraccia il quiet luxury, un rinascimento dell’eleganza discreta, dove la qualità previene la superficialità e ogni dettaglio racconta una storia di raffinata intellettualità, riscoprendo il valore dell’essenziale.
Life&People.it Nel rumore di un mondo sovraesposto, Prada sceglie il silenzio. La maison milanese, simbolo di un’eleganza intellettuale e mai gridata, ha imboccato con determinazione la strada del quiet luxury, una tendenza estetica e culturale che predilige la qualità alla quantità, il gesto alla dichiarazione, la sostanza all’ostentazione. Meno loghi, più tessuti pregiati. Meno ostentazione, più tagli impeccabili; è un linguaggio muto, ma eloquente, interpretato con coerenza e visione. Dalla logomania all’essenziale: un cambio di paradigma. Negli anni ’90, Prada ha tracciato la via del minimalismo, in piena controtendenza rispetto agli eccessi dell’epoca. La celebre nylon bag con triangolo logo fu, in fondo, un paradosso: industriale ma lussuosa, semplice ma immediatamente iconica. Poi è arrivato il decennio dell’abbondanza visiva: il logo, da dettaglio, è diventato protagonista assoluto. 🔗Leggi su .com
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