Il cinema non deve tacere su Gaza Registi e attori contro il genocidio
Il cinema ha il dovere di raccontare verità scomode e di dare voce a chi non ce l'ha. Fatma Hassona, giovane giornalista e protagonista del documentario "Put Your Soul on Your Hand and Walk", è tragicamente caduta vittima del conflitto a Gaza. La sua storia, e quella di tanti altri, non può essere dimenticata.
Fatma Hassona (nella foto in basso) era una giornalista palestinese di 25 anni. È la protagonista di Put Your Soul on Your Hand and Walk, un film documentario in programma domani. Ma lei, a Cannes, non ci sarà. È stata uccisa da un raid israeliano. Lei e dieci membri della sua famiglia, fra cui la sorella, incinta. Lei, Fatma, stava per sposarsi. Il film nel quale si vedrà il suo volto, in videochiamata con la regista, diviene così un omaggio postumo. Un altro frammento di una tragedia che non ha fine. Con un cortocircuito così terribile fra il cinema e la tragedia, fra il rosso del tappeto rosso e quello del sangue versato, il mondo del cinema non poteva rimanere in silenzio. Ieri, quasi quattrocento cineasti di tutto il mondo hanno firmato un appello, pubblicato dal quotidiano francese Libération e dal magazine statunitense Variety, che condanna il silenzio su Gaza, sul massacro in atto in Palestina. 🔗Leggi su Quotidiano.net

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"Il cinema non deve tacere su Gaza". Registi e attori contro il "genocidio"
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