Perché il voto nelle Marche sarà un test elettorale importante per tutti i partiti

Il voto nelle Marche rappresenta un cruciale banco di prova per tutti i partiti, ridefinendo equilibri politici e strategie elettorali. Dopo la vittoria di Francesco Acquaroli cinque anni fa, il confronto riveste un'importanza strategica, segnando l'evoluzione delle dinamiche locali e le aspirazioni nazionali, in un contesto dove Fratelli d'Italia cerca di consolidare il proprio consenso.

Uno dei primi segnali della definitiva ascesa di Fratelli d’Italia arrivò cinque anni fa con la vittoria di Francesco Acquaroli, alle elezioni regionali nelle Marche. Fedelissimo di Giorgia Meloni, con un passato nel Movimento Sociale Italiano, Acquaroli conquistò una regione storicamente legata al centrosinistra, segnando un passaggio politico che avrebbe poi preso una dimensione nazionale. Tra la fine di settembre e l’inizio ottobre 2025 i marchigiani torneranno alle urne per eleggere il nuovo presidente di Regione. Acquaroli punta al bis, forte del sostegno dei vertici nazionali di Fratelli d’Italia. Meloni vuole evitare di ripetere la sconfitta in Umbria di qualche mese fa e perdere un’altra Regione nel cuore dell’Italia. Dall’altra parte, un peso massimo del Partito democratico marchigiano: Matteo Ricci, europarlamentare ed ex sindaco di Pesaro, capace di raccogliere nelle Marche più di cinquantamila preferenze alle elezioni europee di un anno fa. 🔗Leggi su Linkiesta.it

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