L’innocenza | il magnifico struggente coming-of-age di Hirokazu Kore’eda – Recensione
L’innocenza, il recente capolavoro di Hirokazu Kore-eda, esplora il complesso tema della crescita attraverso un magnifico e struggente coming-of-age. Il titolo italiano, sebbene ricalchi l’originale Monster, non rende giustizia alle sue sottigliezze, invitando a riflettere sui veri mostri della società. Kore-eda torna a interrogarci su ciò che realmente definisce l'innocenza e la malvagità.
Il titolo italiano L’innocenza ha paradossalmente tradito l’anglofono – ricalcante l’originale – Monster, che nascondeva significati ben più stratificati, con relativo riferimento ripetuto in più occasioni nei dialoghi. La domanda è chhi sono i veri mostri nel film di HirokazuKore’eda, che torna a scandagliare i meandri dell’animo umano con un’opera sofferta ed emotivamente (pre)potente e dolce al contempo, in grado di scardinare le difese del pubblico con istintiva semplicità.Il maestro giapponese, degno erede del sommo cinema di Yasujir? Ozu, si affida in quest’occasione a una sceneggiatura non sua – premiata a Cannes – per raccontare un toccante coming-of-age, mettendo al centro di tutto l’ambigua e tenera amicizia tra due ragazzini, vittime di un mondo che non si ferma un attimo e in cui l’apparenza conta più della sostanza. 🔗Leggi su Superguidatv.it

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