La terra adottiva di Urs Incanto Villa Santa Maria
Villa Santa Maria, incanto della Val di Chiana, è stata testimone di un'evoluzione culturale e sociale. Dalla colonizzazione romana degli anni '70 fino all'insediamento della nobiltà inglese nel Chiantishire, questo luogo affascinante racconta storie di connessioni e di passione per la terra, riflesso di un passato che continua a vivere.
Dai romani (intesi come abitanti della Capitale) che, come i loro progenitori, ‘colonizzarono’, negli anni ’70, la Val di Chiana, acquistando i poderi nelle campagne ormai spopolate, al fenomeno noto come Chiantishire, che vide esponenti della ‘upper class’ inglese stabilire in quell’area una seconda casa, il flusso delle persone provenienti dall’estero che si fermano in terra di Siena non si è fermato ma ha cambiato decisamente connotati. Sempre più spesso i nuovi ‘ospiti’ non si limitano, infatti, a investire in una proprietà ma vogliono ‘vivere’ il territorio, interagire con gli abitanti, addirittura lasciare una traccia o contribuire al benessere generale, quasi come una forma di riconoscenza.Gli esempi sono numerosissimi, eclatante è il caso di Urs Rechsteiner, mecenate svizzero, presidente della Fondazione Fur, che, dopo aver girato il mondo alla ricerca di un ‘luogo del cuore’, trentadue anni fa, al cospetto di Montepulciano, sentì che aveva trovato il posto giusto. 🔗Leggi su Lanazione.it

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In più ricompense gratuite per chi gioca con una Posse e altroLa giustizia nella frontiera è precaria, dura e spietata in un ambiente simile.