La cosa più grave è che mi hanno pedinato Mi sono preoccupato | lo rivela Alex Britti in tribunale nel processo contro le cyber-spie di Equalize

Alex Britti ha rivelato di essere stato pedinato, esprimendo la sua preoccupazione durante l'udienza al processo contro le cyberspie di Equalize. Ascoltato come testimone dal pm Francesco De Tommasi, il cantautore ha confermato il suo coinvolgimento in un’inchiesta sulle presunte violazioni delle banche dati, svelando un lato inquietante della sua celebrità.

AlexBritti è stato ascoltato, ieri pomeriggio 12 maggio, come testimone e persona offesa dal pm di Milano Francesco De Tommasi in uno dei tanti capitoli dell’inchiesta sulla presunta associazione per delinquere finalizzata ad una serie di accessi abusivi nelle banche dati. Il cantautore sarebbe stato pedinato e monitorato illecitamente dal gruppo delle presunte cyber-spie di Equalize. “Una vicenda, pedinamento compreso, che mi ha molto preoccupato”, ha detto l’artista.In questo filone sul caso ai danni di Britti è indagato anche Fulvio Pravadelli, ex Publitalia e dg della Veneranda Fabbrica del Duomo, il quale, come si legge negli atti d’accusa dell’indagine, avrebbe chiesto “di acquisire informazioni pregiudizievoli sul conto del noto cantautore” che si stava separando da sua figlia. Britti, che nell’ipotesi della Procura sarebbe stato vittima di un dossieraggio, aveva depositato già lo scorso novembre, attraverso un legale, la nomina come persona offesa. 🔗Leggi su Ilfattoquotidiano.it

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