Cosa succederà con papa Leone XIV al disgelo tra Vaticano e Cina
L'elezione di papa Leone XIV potrebbe apparire un ostacolo nel processo di disgelo tra Vaticano e Cina. Tuttavia, una valutazione più attenta suggerisce che nuove opportunità possano emergere. Sebbene le attese su un pontefice asiatico siano state disattese, Leone XIV potrebbe portare un approccio innovativo in grado di favorire il dialogo e la cooperazione tra le due istituzioni.
A prima vista l’elezione di papaLeone XIV sembrerebbe una battuta d’arresto sul percorso di disgelo tra Vaticano e Cina. A uno sguardo più profondo però non è detto che sia così. Certo, chi si aspettava un altro pontefice «venuto dalla fine del mondo», preferibilmente asiatico, può essere rimasto deluso dalla nomina del primo papa degli Stati Uniti. Attenzione però a pensare che si tratti di una vittoria per Donald Trump. Anzi. «Leone XIV è un marxista, sarà un papa woke», ha scritto in un post molto citato su X Laura Loomer, stretta alleata del presidente americano. Trump ha sin qui tenuto una linea più moderata, dicendo di «non vedere l’ora» di incontrare il papa. Ma la base Maga (Make America great again) è sul piede di guerra e descrive la sua nomina come un dispetto o una sfida diretta per contrastare la Casa Bianca. 🔗Leggi su Lettera43.it

© Lettera43.it - Cosa succederà con papa Leone XIV al disgelo tra Vaticano e Cina
Potrebbe interessarti su Zazoom
Robert Francis Prevost, chi è Papa Leone XIV: il primo Pontefice americano nella storia della Chiesa
L'8 maggio 2025, alle 18:08, la fumata bianca dalla Cappella Sistina ha annunciato l'elezione del 267º Papa della Chiesa cattolica: il cardinale statunitense Robert Francis Prevost, che ha scelto il nome di Leone XIV.