Cosa può insegnare una torre
La torre Garisenda, simbolo di Bologna, tornerà presto a splendere grazie al restauro annunciato dal sindaco Matteo Lepore, previsto entro il 2028. Questo progetto, frutto di un anno di monitoraggio, non è solo una riqualificazione architettonica, ma un'opportunità di riflessione su storia, cultura e identità cittadina. Una lezione da osservare e apprendere.
Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha annunciato che entro il 2028 finirà il restauro della Garisenda, uno dei simboli della città di Bologna. Finalmente (perché la torre è transennata dal 2023) è stato presentato il progetto di recupero, disegnato in oltre un anno di monitoraggio che ha interessato anche la gemella Asinelli. Il sindaco ha spiegato che alla fine saranno passati quattro anni e mezzo, la metà del tempo che è stato impiegato per mettere in sicurezza la torre di Pisa. Tutto bene? No, anzi. Quanto sta succedendo attorno alla Garisenda pone una serie - interminabile - di interrogativi su come non dovrebbe essere gestito il bene pubblico. Ancor più un pezzo di storia. Mettiamo ordine. La torre fu chiusa all'improvviso dal Comune, allertato non si sa bene per Cosa (e ancora non si capisce), con l'immediato stop al traffico e la posa di un mega cantiere per proteggere quel pezzo di città da un eventuale crollo. 🔗Leggi su Ilrestodelcarlino.it

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