Curiosità e significato della soluzione Ramo Secco
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Lo Sposalizio della Vergine è un dipinto a olio su tavola (170 × 117 cm) di Raffaello Sanzio, datato 1504 e realizzato per la chiesa di San Francesco a Città di Castello, oggi conservato nella Pinacoteca di Brera a Milano. È firmato "Raphael Urbinas" e datato "MDIIII". Si tratta di una delle opere più celebri dell'artista, che chiude il periodo giovanile e segna l'inizio della fase della maturità artistica.
La storia... L'opera venne commissionata dalla famiglia Albizzini per la cappella di San Giuseppe nella chiesa di San Francesco a Città di Castello.
Si trattava dell'ultima importante opera commissionata al giovane artista nella città tifernate, dopo lo stendardo della Santissima Trinità, la Pala Baronci e la Crocifissione Gavari.
Per quest'opera Raffaello si ispirò a un'analoga tavola che proprio in quegli anni Perugino stava dipingendo per il Duomo di Perugia, vedendola in tutta probabilità in una fase ancora intermedia, essendo terminata solo nel 1504. Il confronto con l'opera di Perugino, che a sua volta si ispirava nello sfondo all'affresco della Consegna delle chiavi dipinta dallo stesso autore nella Cappella Sistina, dimostra l'acuirsi delle divergenze tra maestro e allievo, verso un generale superamento, da parte di Raffaello, dei modi quattrocenteschi all'insegna di una rappresentazione più coinvolgente e realistica.
Nel 1798 il municipio di Città di Castello fu praticamente obbligato a far rimuovere la pala, per donarla al generale napoleonico Lechi, che tre anni dopo la vendette per 50.000 lire al mercante milanese conte Giacomo Sannazzari della Ripa. Quest'ultimo la lasciò poi in eredità all'Ospedale Maggiore di Milano nel 1804. Nel 1806 fu acquistata da Beauharnais, che la destinò all'Accademia di Belle Arti milanese, le cui collezioni sono poi confluite nella Pinacoteca, inaugurata nel 1809.
Fu restaurata a fine dell'Ottocento da Molteni, poi negli anni sessanta dopo un attentato vandalico, infine in tempi recenti, con conclusione nel 2009. All'opera sono state dedicate due mostre presso la Pinacoteca di Brera (Raffaello e Brera, 1984 e Raffaello. Lo Sposalizio della Vergine restaurato, 2009).
Nel giugno 1958, il pittore milanese Nunzio Guglielmi (Messina, 1928), in arte Nunzio Van Guglielmi, infranse, con un punteruolo e un martello, il vetro che protegge il dipinto e incollò su di esso un volantino con la scritta: "Viva la rivoluzione italiana, via il governo clericale!". Pugnalò il quadro in due punti, sul gomito della Vergine e al centro della scalinata del tempio, danneggiando leggermente la tavola. Avrebbe certamente provocato danni maggiori se la superficie non fosse stata protetta da una lastra di vetro, che andò in frantumi, ma che riuscì ad attutire la violenza dei colpi. Van Guglielmi verrà poi internato per un anno nel manicomio di Volterra, per poi essere dichiarato sano di mente e dimesso.
Il 23 dicembre 2020 una riproduzione tecnologica dell'opera è stata collocata sulla stessa cappella da cui fu estratto l'originale, 222 anni prima, nella chiesa di San Francesco a Città di Castello.
Italiano
Sostantivo
ramo ( approfondimento) m sing (pl.: rami)
- (botanica) ciascuna delle parti legnose dell'albero aventi origine dal fusto da cui, con progressive divisioni e assottigliamenti arrivano fino a quelli che portano foglie, fiori e frutti
- Portò alla madre un ramo di vischio come regalo
- (senso figurato) qualsiasi cosa che si diparte da un corpo principale in varie direzioni
- (senso figurato) nell'albero genealogico una linea di discendenza da un unico capostipite
- (senso figurato) suddivisione di una scienza, disciplina o attività produttiva
- (matematica) insieme di punti di una curva piana che appartengono a un certo intorno di un punto
- (elettrotecnica) (tecnologia) (ingegneria) tratto di una rete elettrica compreso tra due nodi consecutivi
Sillabazione
- rà | mo
Pronuncia
IPA: /'ramo/
Etimologia / Derivazione
dal latino ramus, (dal latino ramus) derivato dal greco radanos, flessibile
Sinonimi
- (botanica) fronda, frasca, ramoscello tralcio, virgulto
- (per estensione) ramificazione, biforcazione, diramazione, espansione, propagazione, propaggine
- (senso figurato) braccio, branca, campo, disciplina, parte, settore, specialità, suddivisione filone, materia
- (senso figurato) (nell’albero genealogico di famiglia) discendenza, stirpe, linea di parentela
Parole derivate
- diramare, diramatore, diramatura, diramazione, ramificare, ramificato, ramingo, ramulo
Termini correlati
- cladogenesi
Alterati
- (diminutivo) rametto; ramettino; ramicello; ramello, ramuccio
- (accrescitivo) ramone
- (peggiorativo) ramaccio
Iperonimi
- albero
Proverbi e modi di dire
- avere un ramo di pazzia
- ramo secco: persona, settore di attività o cosa improduttivi
Portoghese
Sostantivo
ramo
- (araldica) ramo
- italiano
- AA.VV., Vocabolario Treccani edizione online su treccani.it, Istituto dell'Enciclopedia Italiana
- AA.VV., Dizionario dei Sinonimi e dei Contrari edizione on line su corriere.it, RCS Mediagroup
- Aldo Gabrielli, Grande dizionario italiano edizione online su grandidizionari.it, Hoepli
- AA.VV., Dizionario di italiano edizione on line su sapere.it, De Agostini Editore
- AA.VV., Lemmario italiano edizione on line su garzantilinguistica.it, De Agostini Scuola
- AA.VV., Dizionario sinonimi e contrari, Mariotti, 2006, pagina 451
- (araldica) Dizionario araldico, di Piero Guelfi Camajani - edito a Milano nel 1940
- (araldica) , Lexic eraudic occitan
- portoghese
Altri progetti
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