Curiosità e significato della soluzione Leigh
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Vivien Leigh, pseudonimo di Vivian Mary Hartley (Darjeeling, 5 novembre 1913 – Londra, 8 luglio 1967), è stata un'attrice britannica.
Nella sua trentennale carriera fu una prolifica attrice soprattutto di teatro, ivi diretta più volte dal secondo marito Laurence Olivier e in cui interpretò ruoli molto differenti, dalle eroine delle commedie di Noël Coward e George Bernard Shaw, a quelle delle tragedie shakespeariane; lavorò meno per il cinema, recitando di fatto solo in una ventina di film tra cui si annoverano titoli celeberrimi come Via col vento, dove interpretò la parte dell'iconica protagonista Rossella O'Hara, che immortalò la sua fama.
Vinse due premi Oscar alla miglior attrice: nel 1940 per Via col vento e nel 1952 per Un tram che si chiama desiderio. Si aggiudicò inoltre un premio BAFTA, due New York Film Critics Circle Awards, un Tony Award e una Coppa Volpi a Venezia. Nel 1999 si classificò al sedicesimo posto nella lista delle più grandi star femminili di tutti i tempi dall'American Film Institute.
Convisse per tutta l'età adulta con un disturbo bipolare che ne mise più volte a rischio le relazioni sociali e professionali, e con una tubercolosi mal curata che la portò alla morte all'età di 53 anni.
Italiano
Voce verbale
lego
- prima persona singolare dell'indicativo presente di legare
Sillabazione
- lè | go
Pronuncia
IPA: /ˈleɡo/
Etimologia / Derivazione
vedi legare
Traduzione
Latino
Verbo
Transitivo
lego (vai alla coniugazione) prima coniugazione (paradigma: lēgō, lēgās, lēgāvī, lēgātum, lēgāre)
- delegare, affidare, lasciare in gestione
- mihi curam legare dignatus es amicitiae congruentem - ti sei degnato di affidare a me un incarico che corrisponde all'amicizia [che ho per te] (Quinto Aurelio Simmaco, Epistulae, liber IV, epistula LXX)
- (politica) inviare come ambasciatore, mandare come delegato, mandare in missione diplomatica
- (tres philosophi) quos Athenienses Romam ad senatum populi Romani legaverant inpetratum uti multam remitteret - (i tre filosofi) che gli ateniesi inviarono come ambasciatori a Roma presso il senato del popolo romano, per ottenere che condonassero la sanzione (Aulo Gellio, Noctes Atticae, liber VI, XIV, 8)
- ad vestrum iudicium civis amplissimos legavit testis huius iuris, vitae laudatores, periculi deprecatores - al vostro tribunale ha inviato come delegati i più illustri cittadini, testimoni del suo diritto, esaltatori della sua vita, [suoi] intercessori davanti al pericolo (Cicerone, Pro Balbo, XLII)
- (militare) delegare il comando a, nominare comandante, scegliere come comandante o ufficiale luogotenente
- (Caesar) Cassium sibi legavit - (Cesare) scelse Cassio come suo luogotenente (Cicerone, Epistulae ad Familiares, liber VI, epistula VI)
- (diritto) lasciare in eredità
- nil tibi legavit Fabius, Bithynice, cui tu annua, si memini, milia sena dabas - niente ti ha lasciato in eredità Fabio, Bitinice, a cui tu, se ricordi, davi seimila [sesterzi] l'anno (Marziale, Epigrammi, liber IX, VIII)
- non, si uxori vir legavit argentum omne quod suum esset, idcirco quae in nominibus fuerunt legata sunt: multum enim differt in arcane positum sit argentum an in tabulis debeatur - se un uomo ha lasciato in eredità alla moglie tutto il denaro che era suo, non per questo vengono lasciati in eredità [anche] quei [denari] che erano presso dei debitori: è molto diverso, infatti, se il denaro sia stato riposto in un forziere o se è dovuto a debito nei registri contabili (Cicerone, Topica, XVI)
Verbo
Transitivo
lego (vai alla coniugazione) terza coniugazione (paradigma: legō, legis, lēgi, lēctum, legĕre)
- cogliere, raccogliere
- Scaevola conchas eos et umbilicos ad Caietam et ad Laurentum legere consuesse - [si dice che] Scevola fosse solito raccogliere conchiglie e molluschi a Gaeta ed a Laurentum (Cicerone, De oratore, liber II, VI, 22)
- mense postremo (...) ad oleum faciendum lauri bacas legemus - alla fine del mese (...) raccoglieremo le bacche dell'alloro per fare l'olio (Rutilio Tauro Emiliano Palladio, Opus Agruculturae, liber XI, X)
- estrarre, tirare fuori, fare uscire, cavare
- lacerationesque medicorum ossa vivis legentium - le ferite dei medici, che estraggono le ossa dai vivi (Seneca, Consolatio ad Marciam, XXII, 3)
- scegliere, selezionare, designare
- geminasque legit de classe biremis remigioque aptat - sceglie una coppia di biremi dalla flotta e le fornisce di equipaggio (Virgilio, Eneide, liber VIII, 79-80)
- atras ad proelia noctes legunt - scelgono notti buie per le battaglie (Tacito, Germania, XLIII)
- (in particolare), (politica) scegliere per un incarico, eleggere, nominare, designare
- pontificem deinde Numam Marcium Marci filium ex patribus legit - elesse poi pontefice massimo Numa Marcio, figlio di Marcio, [uno] dei senatori (Tito Livio, Ab Urbe condita libri, liber I, XX)
- si maxime ex ea familia legi dictatorem vellent, patrem multo potius M. Valerium spectatae virtutis et consularem virum legissent - se avessero assolutamente voluto fosse eletto un dittatore di quella famiglia, piuttosto avrebbero eletto il padre Manlio Valerio, un uomo di chiara virtù e [di rango] consolare (Tito Livio, Ab Urbe condita libri, liber II, XIX)
- (per estensione) cogliere un suono, origliare, ascoltare, sentire
- nunc huc concedam, unde horum sermonem legam - adesso mi apparterò qui, da dove ascolterò il loro discorso (Plauto, Pseudolus, act. I, 414)
- (per estensione) cogliere con gli occhi, scorgere, sbirciare, guardare
- tumulum capit unde omnis longo ordine posset adversos [venientes] legere - prese possesso di un'altura da cui potesse scorgere tutti i nemici [che giungevano] in lunga fila (Virgilio, Eneide, liber VI, 754-755)
- (per estensione) leggere
- malum librum legi - ho letto un brutto libro (Catullo, Carmina, carmen XLIV, 21)
- haec senior (...) legat, at tua, Cosconi, venerandaque sanctaque verba a pueris debent virginibusque legi - che un anziano legga questi [i miei versi], ma le tue parole venerande e sante, Cosco, devono essere lette da fanciulli e ragazze (Marziale, Epigrammi, liber III, LXIX, 6-8)
- (per estensione), (in particolare) leggere a voce alta, declamare, recitare
- ipse nescio, quid illo legente interim faciam, sedeam defixus et mutus et similis otioso an, ut quidam, quae pronuntiabit, murmure oculis manu prosequar - non so che fare mentre quello [il poeta] declama, se stare seduto fermo e muto come uno sfaccendato o, come qualcuno, seguire le cose che dice con un mormorio, con gli occhi, con la mano (Plinio il Giovane, Epistulae, liber IX, epistula XXXIV, 2)
- edicta eius et contiones describunt et legunt - trascrivono i suoi editti e i suoi discorsi e li declamano (Cicerone, Epistulae ad Atticum, liber II, epistula XX, 4)
Sillabazione
- (lēgō, lēgāre) lē | gō
- (legō, legĕre) lĕ | gō
Pronuncia
- (pronuncia classica, lēgō, lēgāre) IPA: /ˈleː.ɡoː/
- (pronuncia classica, legō, legĕre) IPA: /ˈle.ɡoː/
- (pronuncia ecclesiastica, entrambi i verbi) IPA: /ˈle.ɡo/
Etimologia / Derivazione
- (lēgō, lēgāre) da lex, "legge"; il senso letterale è "delegare, affidare, dare per legge, secondo legge"
- (legō, legĕre) dal proto-italico *legō, discendente del proto-indoeuropeo *leǵ-, "raccogliere"; etimologicamente correlato al greco antico λέγω, "scegliere, intendere, parlare"
Sinonimi
- (delegare, affidare) delego, allego, committo, mando, demando, commendo, credo
- (cogliere, raccogliere) colligo, recolligo, deligo, cogo, confero, carpo, decerpo, arripio
- (tirare fuori, cavare) extraho, elicio, effodio, effero
- (scegliere) opto, deligo, eligo, seligo, exquiro
- (scegliere per un incarico, eleggere, nominare) eligo, deligo, nomino
- (origliare, ascoltare, sentire) audio, percipio, ausculto
- (scorgere, guardare) specto, conspicio, video, viso
- (leggere) perlego, lectito, libros o chartas o paginas evolvo
- (leggere a voce alta, declamare) recito, declamo, (di poesie) cano
Parole derivate
- (derivati di lēgō, lēgāre) legatio, legatus, legatum, legator, collega
- (composti di lēgō, lēgāre) ablego, allego, delego, praelego, relego
- (derivati di legō, legĕre) lectio, lector, lectrix, legio, legulus, legumen, lectito, lectus (IV declinazione)
- (composti di legō, legĕre) allego, colligo, deligo, diligo, eligo, intellego, neglego, perlego, praelego, relego, seligo, sublego
- discendenti in altre lingue
- discendenti di lēgō, lēgāre
- italiano: legare (nell'accezione di "lasciare in eredità")
- catalano: llegar
- discendenti di legō, legĕre
- italiano: leggere
- albanese: lexoj
- catalano: llegir
- francese: lire
- irlandese: léigh
- lombardo: lensg, legg
- napoletano: legge
- occitano: legir
- piemontese: lese
- portoghese: ler
- siciliano: leggiri, liggiri
- spagnolo: leer
Proverbi e modi di dire
- Graecum est, non legitur oppure Graeca sunt, non leguntur - lett. "è greco, non si legge"; glossa che i copisti medievali apponevano al posto di testi in lingua greca, qualora non fossero in grado di trascriverli (approfondimento)
Da non confondere con
- ligo, "legare" (da cui discende anche il corrispondente verbo italiano)
- italiano
- vedi legare
- latino
- Enrico Olivetti, Dizionario Latino Olivetti edizione on line su www.dizionario-latino.com, Olivetti Media Communication
- Charlton T. Lewis, Charles Short, A Latin Dictionary, lemma lego (edizione online sul portale del Progetto Perseus)