Referendum giustizia, nessuna data fissata: il governo rinvia la decisione. Tajani: se ne parlerà a gennaio

Il governo ha rinviato la decisione sul #referendum sulla riforma della separazione delle carriere dei magistrati, che si discuterà eventualmente a gennaio. Nessuna data ufficiale è stata ancora fissata.

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Il calendario del referendum sulla riforma della separazione delle carriere dei magistrati resta ancora indefinito. Nel corso dell’ultimo Consiglio dei ministri non è stata assunta alcuna decisione sulle urne e, secondo quanto riferito da più partecipanti, il tema della giustizia non sarebbe nemmeno entrato nel confronto. La riunione, descritta come rapida, si è concentrata sull’approvazione del decreto relativo alla proroga degli aiuti all’Ucraina.

All’uscita da Palazzo Chigi, il ministro per la Protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci, ha escluso che il referendum sia stato oggetto di discussione. Sollecitato dai cronisti su un’eventuale data del voto, ha chiarito che l’argomento non è stato affrontato durante l’incontro di governo.

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Sulla stessa linea il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, che ha confermato l’assenza di un’intesa. La questione, ha spiegato, verrà ripresa all’inizio di gennaio, sottolineando che i tempi consentono ancora una valutazione senza attendere ulteriori passaggi. Secondo Tajani, i sessanta giorni previsti permettono di procedere senza la necessità di una raccolta firme preliminare da parte del comitato contrario.

Resta quindi aperta l’ipotesi di una consultazione tra il 1° e il 22 marzo. Una scelta che, secondo il leader di Forza Italia, non inciderebbe sull’esito complessivo: ciò che conta, ha ribadito, è il giudizio degli italiani chiamati a esprimersi sulla riforma.