Sonia Bruganelli racconta l'aborto a 24 anni e il momento difficile con Bonolis

Sonia #Bruganelli condivide il suo percorso personale, parlando dell'interruzione di gravidanza a 24 anni e delle difficoltà affrontate con #Bonolis. Un racconto sincero che racconta momenti di fragilità e scelte importanti.

sonia bruganelli

Un racconto intimo e diretto, che attraversa scelte personali e fragilità profonde. In una delle interviste riproposte da Verissimo, Sonia Bruganelli ha ripercorso un passaggio cruciale della sua vita: l’interruzione di una gravidanza avvenuta quando aveva 24 anni, all’inizio della relazione con Paolo Bonolis.

L’imprenditrice ha spiegato che la decisione fu presa insieme, in un momento in cui la coppia non si sentiva pronta ad affrontare la genitorialità. Bonolis, reduce dalla separazione dalla sua prima moglie Diane Zoeller e già padre di due figli, Stefano e Martina, aveva confidato di non avere le condizioni emotive per diventare nuovamente padre.

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Nel libro autobiografico Solo quello che rimane, Bruganelli ha chiarito di non aver voluto affrontare quella scelta da sola. Il desiderio non era quello di rinunciare alla maternità in assoluto, ma di viverla all’interno di un progetto condiviso. Con il tempo, ha raccontato, è emersa la consapevolezza di un lutto mai realmente elaborato.

Dopo quell’esperienza, è iniziato un percorso segnato dal tentativo di colmare un vuoto. Quando lei e Bonolis decisero di riprovarci insieme, la gravidanza tardò ad arrivare. La nascita della figlia Silvia fu accolta come un evento carico di significato, ma accompagnato da difficoltà complesse legate alle condizioni di salute della primogenita.

Quel periodo aprì una fase segnata dalla depressione e da frequenti attacchi di panico, che Bruganelli ha raccontato di aver affrontato solo negli anni successivi. Il supporto di uno psicologo cognitivo-comportamentale le ha permesso di rielaborare quelle manifestazioni, imparando a gestire l’ansia senza contrastarla.

Nel libro, l’imprenditrice ha affrontato anche un altro capitolo doloroso della sua storia personale: quello dei disturbi alimentari. L’ossessione per il controllo del corpo aveva preso il sopravvento, fino a sfociare nell’anoressia. Un percorso graduale, sostenuto dall’attenzione dei figli e dall’aiuto farmacologico, le ha consentito di ristabilire un rapporto più equilibrato con il cibo.