Ballando con le stelle, Lucarelli attacca D'Urso: Un modello di narcisismo e il confronto con Ferragni
Durante il bilancio di Ballando con le stelle, Selvaggia Lucarelli ha criticato Barbara D’Urso, sottolineando aspetti legati al narcisismo e al confronto con altre figure come Ferragni. Le sue riflessioni sono state condivise nella newsletter “Vale Tutto”.
Durante il bilancio finale di Ballando con le stelle, Selvaggia Lucarelli ha dedicato ampio spazio alla partecipazione di Barbara D’Urso, soffermandosi sugli aspetti che l’hanno convinta di meno. Le riflessioni sono comparse nella newsletter “Vale Tutto”, pubblicata dopo la conclusione del programma.
Secondo la giurata, la conduttrice non avrebbe mai realmente accettato il ruolo previsto dal format, mostrando difficoltà nel rinunciare al controllo totale della propria immagine pubblica. Un atteggiamento che Lucarelli ha definito come una forma di narcisismo, legata all’impossibilità di affidarsi a una narrazione esterna.
Leggi anche Da Ballando a Sanremo, le possibili coconduttrici del festival 2026: scenari e indiscrezioni
Nel corso dell’edizione, la giurata aveva più volte cercato di stimolare D’Urso a lasciar emergere un lato più autentico, meno costruito. Tentativi che, a suo giudizio, non hanno prodotto risultati, con la concorrente rimasta sempre distante e poco incline al confronto diretto.
Lucarelli ha ricordato alcuni comportamenti che, a suo avviso, hanno rafforzato questa impressione: risposte evasive, limiti posti alle interazioni e una gestione molto rigida del contesto, dal camerino riservato alla presenza di truccatori e parrucchieri personali, rivendicando la totale autonomia sul racconto di sé.
Un altro elemento criticato riguarda l’attività social parallela costruita insieme a Pasquale La Rocca. Per la giurata, quella narrazione alternativa avrebbe finito per creare una sorta di realtà parallela, distinta dal programma televisivo, alimentando l’illusione di mantenere il pieno controllo della propria immagine anche fuori dalla pista.
Nel suo ragionamento, Lucarelli ha poi accostato l’atteggiamento di D’Urso a quello di Chiara Ferragni, sottolineando una modalità simile nel rifiutare intermediazioni e confronti diretti, preferendo un racconto filtrato e auto-costruito.
Secondo la giurata, entrambe avrebbero fatto largo uso di luci, filtri e strategie di autonarrazione, evitando qualsiasi messa in discussione profonda, con il risultato di mantenere un’immagine sempre sotto controllo ma poco esposta al giudizio esterno.