Fiorello telefona a Corona e scherza in radio: ironia, Vaticano e musica a La Pennicanza
Una domanda diretta e provocatoria apre la puntata odierna de La Pennicanza, il programma radiofonico condotto da Rosario Fiorello insieme a Biggio su Rai Radio2, in onda dal lunedì al venerdì alle 13.45. Al centro della scena una videochiamata a Fabrizio Corona, evocato come personaggio improvvisamente scomparso dal dibattito mediatico, tra riferimenti ad altre figure celebri finite lontano dai riflettori.
Il collegamento prende subito una piega surreale e divertita. Corona mostra a Fiorello il figlio Thiago e, con tono ironico, elogia il conduttore definendolo l’unico davvero integro e trasparente nel mondo dello spettacolo. Il botta e risposta tra i due mantiene un registro leggero, alimentato da battute e complicità costruite sul paradosso.
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L’attenzione si sposta poi sul Vaticano, spunto per una sequenza di commenti sarcastici nati da una fotografia del Papa in versione giovanile. Fiorello lo paragona a un personaggio dei Blues Brothers e da lì prende forma una telefonata immaginaria al pontefice, che nella gag rivela una passione musicale inattesa, citando canti blues intonati prima della Messa.
Non manca lo spazio per l’attualità romana. Tra i temi affrontati c’è la nuova linea della metropolitana della Capitale, raccontata con l’umorismo tipico del programma: ogni fermata diventa un viaggio nella storia, con scavi eterni e reperti archeologici che, secondo la battuta, comprenderebbero persino i resti degli operai che avviarono i lavori anni fa.
La chiusura è affidata alla musica e ai ricordi. Fiorello mostra in diretta un dono ricevuto da Mina: un LP natalizio accompagnato da altri formati storici, tra vinili e cassette, inclusa la registrazione di un brano cantato insieme. Il conduttore sottolinea il rapporto di amicizia che li lega, accostandolo in modo ironico ad altre celebri coppie del mondo dello spettacolo.
Ultimo momento dedicato alle letterine di Babbo Natale mai spedite. Fiorello legge quella attribuita a Stefano De Martino bambino, in cui tra desideri improbabili, giochi iconici e sogni di carriera nello spettacolo, emerge una richiesta curiosa: non arrivare troppo tardi con i regali, per evitare le attese infinite tipiche della prima serata televisiva.