Fisco, affitti e pensioni: le nuove priorità della maggioranza sulla manovra 2026

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La maggioranza definisce le proprie priorità sulla manovra 2026 in vista delle ultime riformulazioni e dell’avvio del voto sugli emendamenti, previsto dalla prossima settimana in commissione Bilancio al Senato. La seduta odierna segna l’inammissibilità di 21 nuove proposte, tra cui la proroga di Opzione donna sostenuta da FdI. Non superano il vaglio neppure le ipotesi di estendere i destinatari delle detassazioni contrattuali e delle decontribuzioni per le assunzioni stabili nel Sud. Si ferma anche il progetto della Lega sulla flat tax per i giovani, mentre torna in esame – con ridotte possibilità di riuscita – la nuova versione dell’emendamento leghista per la cessione della quota italiana del Mes.

Lega – Tra le priorità del Carroccio figurano rottamazione e pensioni. Accanto alla richiesta di una pace fiscale più ampia, il partito punta a ridurre la pressione fiscale utilizzando parte dei proventi derivanti dalla possibile cessione della partecipazione italiana al Mes, una soluzione che ha superato i criteri di ammissibilità ma presenta complessità tecniche, come sottolineato dal promotore Borghi. La Lega insiste anche sul blocco dell’aumento dell’età pensionabile legato all’adeguamento automatico alla speranza di vita previsto dalla Legge Fornero, che porterebbe dal 2027 l’età minima per il pensionamento a 67 anni e un mese, e dal 2028 a 67 anni e tre mesi. Tra le richieste rientrano inoltre più risorse per la sicurezza stradale. In bilico il Piano Casa, inserito tra gli emendamenti accantonati in attesa di adeguate coperture.

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Forza Italia – Al centro delle richieste azzurre c’è il blocco dell’aumento dell’Irap, non solo per le banche ma per tutte le imprese, insieme allo stop alla tassa sui dividendi e alla stretta sugli affitti brevi. La trattativa in fase di definizione prevede un accordo con gli istituti di credito per reperire 600 milioni tramite anticipi, evitando così nuovi aumenti fiscali. Resta però da sciogliere il nodo dell’Irap per le altre aziende. Sul fronte delle locazioni brevi il compromesso in valutazione prevede un’aliquota al 21% sul primo immobile in affitto e al 26% sul secondo e terzo, con obbligo di apertura della partita Iva a partire dal terzo. FI ribadisce inoltre il proprio no all’allargamento delle maglie della rottamazione quinquies.

Fratelli d’Italia – FdI sostiene molteplici proposte di condoni edilizi, tra cui la definizione delle pendenze relative ai condoni del 1985, 1994 e 2003 e la riapertura della sanatoria del 2003 per la Campania. Dopo aver superato la verifica di ammissibilità, è ora in attesa del parere della Bce la riformulazione dell’emendamento sulle riserve auree di Bankitalia.