Frank Sinatra e i racconti segreti del Rat Pack: Paul Anka rivela i retroscena più curiosi

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Nel vasto patrimonio di miti che ruota attorno al mondo dello showbiz, alcune storie riguardano vizi, altre virtù, e poi ci sono quelle leggende che sfiorano aspetti più… fisici. Stavolta a far riemergere uno dei racconti più chiacchierati è Paul Anka, 84 anni, autore di “My Way” e della celebre “Diana”, che ha riportato l’attenzione su un aneddoto legato all’amico Frank Sinatra.

In un’intervista concessa a Page Six, in vista dell’uscita di un nuovo docufilm dedicato alla sua carriera, Anka ha ricordato con ironia le frequenti sessioni in sauna condivise con Sinatra e altri amici a Las Vegas. Un clima “bollente”, nel quale – racconta – “il contatto visivo diventava complicato”, alludendo senza troppe perifrasi alle proporzioni fisiche del leader del Rat Pack.

L’episodio rievoca una vecchia battuta attribuita all’attrice Ava Gardner, secondo cui Sinatra pesava poco, ma “dieci dei suoi chili erano concentrati nel suo organo genitale”. Una frase entrata nella leggenda, mai del tutto verificata ma spesso ripetuta negli ambienti dello spettacolo.

Secondo Anka, però, il primato non sarebbe spettato nemmeno a Sinatra. A suo dire, l’attore comico Milton Berle, uno dei volti di punta della televisione americana degli anni ’50, sarebbe stato ancora più dotato. Un confronto che alimenta la mitologia del Rat Pack, il celebre gruppo informale composto da Sinatra, Dean Martin, Sammy Davis Jr., Peter Lawford e Joey Bishop, simbolo dell’epoca glamour tra spettacoli, luci notturne e racconti spesso border-line.

Tra ricordi piccanti e humour cameratesco, il nuovo documentario “Paul Anka: My Way”, in arrivo su HBO Max, promette di ripercorrere la vita del cantante attraverso episodi inediti, curiosità e aneddoti rimasti per anni dietro le quinte.