Ucraina, il fronte regge: il contro–racconto che smonta il bluff di Putin

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L’Ucraina sta crollando. Vladimir Putin lo ripete da giorni, sostenendo che la Russia stia avanzando rapidamente e che il fronte ucraino sia vicino al collasso. Un messaggio rilanciato all’unisono dai media russi, impegnati a rafforzare l’idea di una vittoria imminente di Mosca. Secondo l’Institute for the Study of War (Isw), però, questa narrazione non trova alcun riscontro concreto.

L’ultimo intervento di Putin, datato 27 novembre, descrive una situazione favorevole alla Russia su tutte le direttrici della cosiddetta “operazione militare speciale”. Il presidente parla di un possibile cedimento del fronte nella regione di Zaporizhzhia, dell’accerchiamento completo di Krasnoarmiysk e Dimitrov e del controllo quasi totale di Volchansk. Un quadro netto e ottimistico, diffuso con forza dai media statali in una fase delicata del processo negoziale.

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Mosca, osserva l’Isw, punta a creare una pressione psicologica su Kiev e sui suoi alleati, anche tramite contenuti manipolati o generati con intelligenza artificiale che mostrano presunte rese di soldati ucraini. L’obiettivo è alimentare la percezione di un crollo inevitabile delle difese ucraine e spingere verso concessioni diplomatiche impossibili da ottenere sul campo.

A mettere in discussione la narrativa del Cremlino, però, è stato uno degli stessi milblogger filorussi. Figura influente nel panorama mediatico militare, il blogger ha spiegato che la linea del fronte non sta cedendo e che la Russia non è vicina alla vittoria. Le forze di Mosca mantengono sì l’iniziativa, ma a prezzo di perdite significative in una guerra che resta di posizione.

Secondo l’Isw, l’Ucraina non è affatto sulla difensiva passiva. Nell’oblast di Kharkiv le unità ucraine continuano a condurre contrattacchi a nordest della città e resistono ai tentativi russi di avanzare verso Kupyansk e Borova. Non corrisponde al vero, sottolinea il think tank, che le forze russe abbiano completato la presa di Kupyansk o conquistato la maggior parte di Vovchansk.

Le truppe ucraine ricorrono a ritirate tattiche quando necessario, una scelta operativa che non equivale a un cedimento ma che serve a evitare accerchiamenti o a rinforzare altri settori della linea del fronte. Dinamiche simili, peraltro, vengono adottate anche dalle unità russe.

L’Institute for the Study of War evidenzia che la situazione resta critica in alcune aree, in particolare nelle direzioni di Pokrovsk e Hulyaipole, ma definisce “esagerate e non corrispondenti alla realtà” le dichiarazioni del Cremlino. Significativo, conclude l’Isw, che persino un noto blogger russo filogovernativo abbia sentito la necessità di pubblicare una smentita per correggere la narrazione ufficiale.