Riscaldamento in casa: 10 strategie pratiche per tagliare le bollette e consumare meno
Con l’arrivo dei primi freddi, i riscaldamenti tornano in funzione e le bollette di luce e gas tendono ad aumentare. In molte abitazioni italiane il consumo energetico è elevato perché gli edifici non sono progettati secondo i criteri di efficienza energetica, con conseguenti sprechi e costi maggiori per le famiglie.
Negli ultimi decenni il consumo globale di energia è cresciuto, nonostante una maggiore attenzione ai temi ambientali e agli obiettivi europei per la sostenibilità. Gran parte delle case in Italia è stata costruita prima dell’introduzione delle norme più recenti in materia di risparmio energetico, con impianti e strutture che disperdono calore.
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A fornire indicazioni utili è l’Unione Nazionale Consumatori con il progetto CircE – Circular Energy & Circular Economy, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. L’obiettivo è aiutare i cittadini a ridurre i consumi attraverso scelte consapevoli e interventi mirati.
Uno dei principali problemi è rappresentato dagli impianti di riscaldamento datati, che consumano di più rispetto alle soluzioni moderne. Ecco 10 azioni efficaci per rendere la casa più efficiente e ridurre le spese di riscaldamento.
1) Manutenzione periodica della caldaia: garantisce sicurezza, evita sanzioni, riduce consumi e inquinamento. Controllare il libretto per conoscere la frequenza obbligatoria dei controlli.
2) Regolare la temperatura interna: 19 gradi sono sufficienti per il comfort domestico. Ogni grado in meno permette di risparmiare tra il 5% e il 10%.
3) Utilizzare cronotermostati intelligenti: consentono di impostare orari e temperatura, limitando gli sprechi e ottimizzando l’accensione dell’impianto.
4) Installare valvole termostatiche: permettono di distribuire il calore solo dove serve, migliorando il rendimento dei termosifoni.
5) Rispettare le ore di accensione: la durata massima giornaliera cambia in base alla zona climatica. I sistemi con gestione intelligente possono funzionare più a lungo senza sprechi.
6) Applicare pannelli riflettenti dietro i radiatori: riducono la dispersione del calore attraverso le pareti.
7) Chiudere persiane e tapparelle durante la notte: aiuta a trattenere il calore e limitare le dispersioni.
8) Evitare di coprire i termosifoni: arredi e tessuti ostacolano la diffusione del calore e aumentano i consumi.
9) Valutare l’isolamento termico dell’abitazione: nelle case costruite prima del 2008 può essere utile migliorare le pareti e sostituire le finestre. L’intervento può ridurre i consumi fino al 20%.
10) Sostituire l’impianto con soluzioni più efficienti: caldaie a condensazione, pompe di calore e impianti integrati con fotovoltaico permettono di ridurre i consumi in modo significativo.
Oltre all’impianto, è importante verificare se l’abitazione è adeguatamente isolata. Una casa non isolata disperde calore da pareti, tetto e finestre, aumentando i costi di riscaldamento e raffrescamento. La sostituzione degli infissi con modelli dotati di vetrocamera riduce la dispersione termica.
Nel caso di impianti centralizzati, è possibile installare sistemi di contabilizzazione individuale del calore. Ogni termosifone può essere dotato di un ripartitore elettronico che registra i consumi effettivi, permettendo una divisione più equa delle spese tra condomini.
In Italia circa 2 milioni di famiglie vivono in povertà energetica, condizione che rende difficile sostenere i costi della casa. Il progetto CircE mira a offrire supporto attraverso sportelli di consulenza, monitoraggio dei consumi e attività di formazione per promuovere un uso più consapevole dell’energia.