Grokipedia, la nuova enciclopedia di Elon Musk sfida Wikipedia con contenuti generati dall'AI
Elon Musk e la sua azienda xAi hanno presentato Grokipedia, una nuova piattaforma enciclopedica ideata come alternativa a Wikipedia, che secondo l’imprenditore avrebbe un orientamento politico troppo sbilanciato. La versione iniziale, identificata come 0.1 e resa disponibile lunedì sera, includeva già oltre 885.000 voci, contro gli oltre sette milioni di pagine dell’edizione inglese di Wikipedia.
In un messaggio pubblicato su X, Musk ha assicurato che la versione 1.0 è in arrivo e sarà “dieci volte migliore” rispetto a quella attuale, sostenendo che Grokipedia sia “già superiore a Wikipedia” dal suo punto di vista. Il lancio era stato rinviato di alcuni giorni per un’ulteriore fase di verifica finalizzata a rimuovere “propaganda e distorsioni”.
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Da anni, Musk critica apertamente Wikipedia, arrivando nel 2024 a definirla un sito “controllato da attivisti di estrema sinistra” e invitando gli utenti a sospendere le donazioni. Con Grokipedia, l’obiettivo dichiarato è fornire “la verità, tutta la verità e nient’altro che la verità”. Musk ha inoltre sottolineato che la piattaforma è open source e può essere utilizzata liberamente.
Alcuni contenuti tuttavia mostrano orientamenti interpretativi evidenti. La voce dedicata allo stesso Elon Musk sostiene, ad esempio, che le critiche ricevute dai media dimostrino una loro “copertura di sinistra”. Nella pagina su Black Lives Matter, Grokipedia evidenzia fin dall’inizio gli episodi di violenza avvenuti durante alcune proteste, assegnando loro un ruolo determinante nel causare danni economici e degrado urbano. Solo più avanti vengono citati i dati di Acled, secondo cui il 93% delle manifestazioni è stato pacifico, dati che però vengono messi in discussione dalla piattaforma.
Anche l’articolo dedicato al commentatore conservatore Tucker Carlson mette in risalto il suo presunto ruolo nello “smascherare i pregiudizi del giornalismo tradizionale”, rimandando a un articolo di Newsweek che riporta tali affermazioni citando direttamente Carlson.
Fondata nel 2001, Wikipedia è una piattaforma collaborativa basata sul contributo di volontari e finanziata perlopiù da donazioni, con l’obiettivo dichiarato di mantenere un “punto di vista neutrale”. Grokipedia invece si basa su contenuti generati dall’intelligenza artificiale, in particolare dall’assistente generativo Grok, integrando al tempo stesso citazioni di più fonti.
Negli ultimi mesi, Wikipedia è stata oggetto di attenzione da parte di esponenti politici conservatori negli Stati Uniti. A Washington è stata avanzata la richiesta di esaminare la sua esenzione fiscale, ipotizzando una gestione non neutrale dei contenuti. Ad agosto, due membri repubblicani della Camera hanno avviato un’indagine su presunte attività organizzate per influenzare l’opinione pubblica tramite la modifica di voci online.
Il lancio di Grokipedia è stato accolto con favore da figure appartenenti alla destra internazionale. Tra queste, l’ideologo russo Alexander Dugin, che ha definito la sua voce sulla piattaforma “neutrale” e “corretta”, in contrapposizione all’articolo presente su Wikipedia, ritenuto da lui “diffamatorio”.