Francesca Barra, foto nude create con IA: Denuncio anche per chi non può difendersi

francesca barra

La giornalista e scrittrice Francesca Barra ha annunciato di aver sporto formale denuncia alla Procura «anche per chi non ha gli strumenti per raccontare» in relazione alla diffusione di immagini che la ritraggono nuda, modificate mediante intelligenza artificiale e pubblicate su un forum.

«Ho deciso di denunciare per chi non ha gli strumenti per raccontare, per denunciare per un senso di vergogna o di pudore», ha spiegato Barra all’agenzia ANSA. «Ma ho denunciato soprattutto per far rispettare il consenso, perché il problema non è essere nude, spogliarsi o avere la libertà di come si mostra il proprio corpo. Il problema è che nessuno può usarlo, renderlo un oggetto e non avere il tuo consenso».

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La denuncia rientra nel più ampio contesto in cui la Polizia Postale sta svolgendo accertamenti su un nuovo sito sessista — individuato come SocialMediaGirls.com — che userebbe l’IA per generare contenuti pornografici: Barra ha reso nota l’esistenza della piattaforma, raccontando di aver scoperto immagini che la ritraevano attraverso artifici digitali.

Nel suo intervento Barra ha voluto sottolineare che la questione non riguarda soltanto lei, ma anche chi — per vergogna, incapacità o mancanza di strumenti — non riesce a difendersi o a farsi sentire. Ha parlato di «denunciare per chi non può», evocando una dimensione collettiva della tutela del diritto al consenso digitale.

La vicenda evidenzia aspetti critici legati a libertà digitale, privacy, consenso e tecnologia: la trasformazione del corpo in immagine manipolata solleva interrogativi sull’uso dell’IA, sul ruolo delle piattaforme che ospitano tali contenuti e sulla capacità delle vittime di reagire e ottenere tutela. Barra ha scelto di rendere pubblica la sua scelta di denunciare proprio con l’obiettivo di dare voce a chi non ce l’ha e richiamare l’attenzione sul vincolo del consenso nella diffusione di immagini e contenuti digitali.

Gli inquirenti della Polizia Postale valuteranno la natura dei contenuti pubblicati su SocialMediaGirls.com, l’origine delle immagini generate con l’IA e eventuali profili di reato legati alla diffusione non consensuale, alla pornografia artificiale e allo sfruttamento dell’immagine altrui.

Barra ha ribadito l’importanza che ciascuna persona abbia la possibilità di contare su strumenti efficaci di tutela: «Denunciare anche per chi non può» significa, nelle sue parole, attivare un cambio culturale che metta al centro il rispetto dell’immagine, del corpo, del consenso e della dignità digitale.