M5S, giornata decisiva: Appendino pronta alla scelta nel Consiglio nazionale

giornata decisiva

Potrebbe rivelarsi un Consiglio nazionale decisivo per Chiara Appendino, quello in programma oggi. L’ex sindaca di Torino, collegata in streaming dalle 10 con i vertici del Movimento 5 Stelle, potrebbe infatti sciogliere ogni riserva e valutare le proprie dimissioni da vicepresidente, ipotesi già ventilata nell’assemblea dei parlamentari di martedì scorso.

La lunga telefonata di giovedì tra Appendino e Giuseppe Conte, voluta dalla stessa deputata, non è riuscita a risolvere le divergenze sulla direzione politica del movimento. Il tema centrale resta la linea di alleanza con il Partito Democratico, questione che pesa non poco nelle riflessioni dell’ex sindaca.

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Durante la seconda parte del Consiglio nazionale, iniziato mercoledì per discutere l’indirizzo politico del M5S e al quale Appendino non ha partecipato, la discussione interna potrebbe spingerla a un passo deciso. Se il confronto dovesse ridursi, ancora una volta, a un esercizio di autoassoluzione o a un sostegno implicito a figure come Eugenio Giani, l’ex sindaca potrebbe davvero rimettere il proprio mandato nelle mani di Conte. Secondo fonti vicine a lei, non sarebbe un gesto simbolico, ma una scelta per provocare una scossa interna e rilanciare un dibattito autentico sul futuro del movimento.

Appendino, spiegano, non intende aprire una fronda né tantomeno sfidare la leadership di Conte. La decisione di non candidarsi alla guida del M5S è stata dettata proprio dal desiderio di non sostituirlo, ma di mantenere coerenza politica con le origini del Movimento. Più volte, infatti, ha ribadito che la sua casa resta il M5S, nonostante le tensioni e le critiche interne che l’hanno messa, nelle ultime settimane, sotto i riflettori.

Nel Movimento, le reazioni alle sue parole sono state contrastanti. Se da un lato Vittoria Baldino ha riconosciuto la necessità di un dialogo, pur non condividendo del tutto la visione di Appendino sulle alleanze, altri esponenti di peso hanno espresso giudizi severi. Tuttavia, l’ex sindaca ha ricevuto anche attestati di solidarietà da diversi colleghi, inclusi quelli distanti dalle sue posizioni politiche.

Intanto, sul fronte opposto, Giuseppe Conte ha concentrato l’attenzione su altri temi, come la manovra economica e la vicenda Ranucci. L’ex premier ha organizzato per martedì a Roma un presidio a favore della libertà di informazione, ribadendo davanti alle telecamere che il “processo costituente” del Movimento ha sancito il M5S come forza “progressista e indipendente”. Collaborazioni, ha sottolineato, potranno avvenire solo con programmi chiari e condivisi.

Nonostante le tensioni, al momento non si prospettano duelli interni. Ma il Consiglio nazionale di oggi potrebbe segnare un passaggio chiave per gli equilibri futuri del Movimento 5 Stelle e per il ruolo di Chiara Appendino al suo interno.