Manovra 2026 da 18,7 miliardi: focus su fisco, famiglie, imprese e sanità

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Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla legge di bilancio 2026, dopo giorni di trattative intense sul contributo delle banche. La manovra economica ammonta a 18,7 miliardi di euro, con impatto nullo sul deficit e quattro assi portanti: famiglia e natalità, riduzione delle tasse, sostegno alle imprese e rafforzamento della sanità.

La premier Giorgia Meloni ha definito la finanziaria “seria ed equilibrata”, presentandola in conferenza stampa insieme ai vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, e al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Quest’ultimo ha precisato che il contributo richiesto a banche e assicurazioni consiste in un “mix di interventi strutturali e congiunturali”, tra cui la revisione delle riserve, l’aumento dell’Irap e modifiche alle Dta. Il totale stimato è di circa 11 miliardi in tre anni, a cui si aggiungono 5 miliardi dalla rimodulazione del Pnrr e 2,3 miliardi dai tagli alla spesa dei ministeri.

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Misure fiscali e sostegno al reddito – L’Irpef scende dal 35% al 33% per il secondo scaglione (28.000-50.000 euro), con sterilizzazione per i redditi oltre 200.000 euro. Confermata la flat tax al 15% per redditi da lavoro dipendente e pensioni fino a 35.000 euro. Previsti incentivi per i rinnovi contrattuali, i premi di produttività e il trattamento accessorio. Resta invariato il bonus ristrutturazione al 50% sulla prima casa anche per il 2026.

Famiglie, lavoro e politiche sociali – Stanziati 3,5 miliardi nel triennio per famiglie, contrasto alla povertà e revisione dell’Isee. La riforma del calcolo dell’indicatore inciderà sul valore della casa e sulle scale di equivalenza, con effetti annui di circa 500 milioni. Rifinanziati i centri estivi con 60 milioni l’anno e la “Carta dedicata a te”, che assegna 500 euro alle famiglie con Isee fino a 15.000 euro per l’acquisto di beni alimentari. Previsti aumenti per le pensioni più basse (+260 euro l’anno) e un potenziamento del bonus mamme fino a 60 euro mensili per lavoratrici con almeno due figli e reddito sotto i 40.000 euro. Rafforzati anche i congedi parentali e per malattia dei figli minori.

Sanità – Aumentano i fondi per il sistema sanitario: oltre ai 5 miliardi previsti nel 2026, si aggiungono 2,4 miliardi per il 2026 e 2,65 miliardi dal 2027. Le nuove risorse serviranno a potenziare il personale sanitario, migliorare le retribuzioni e ridurre le liste d’attesa. Autorizzate nuove assunzioni per garantire la continuità dei servizi e ridurre la carenza di medici e infermieri.

Imprese – Per favorire gli investimenti, le aziende potranno beneficiare di una maggiorazione del costo di acquisizione dei beni strumentali fino al 180% (220% per investimenti green) a seconda delle fasce d’importo. La soglia esentasse dei buoni pasto elettronici aumenta da 8 a 10 euro. Confermati il credito d’imposta per le Zes e 100 milioni per le Zls nel triennio 2026-2028. Prorogata al 2026 la sospensione di plastic e sugar tax e rifinanziata la misura Nuova Sabatini.

Banche e assicurazioni – Il settore finanziario contribuirà alla manovra attraverso il rinvio delle deduzioni su svalutazioni e perdite su crediti e sull’avviamento legato alle imposte differite attive. Sui dividendi accantonati a patrimonio è prevista un’imposta agevolata. Modificata l’aliquota Irap e confermata la parziale deducibilità delle perdite e delle eccedenze Ace.

Pace fiscale – Introdotti nuovi interventi di pacificazione fiscale per i carichi affidati all’agente della riscossione fino al 31 dicembre 2023. I contribuenti potranno saldare il debito in un’unica soluzione o in 54 rate bimestrali in 9 anni. La misura si estende anche agli enti locali e riguarda chi ha presentato la dichiarazione ma non ha effettuato i pagamenti.

Pensioni – Tra il 2027 e il 2028 è confermato l’adeguamento graduale dei requisiti pensionistici all’aspettativa di vita, esclusi i lavori gravosi e usuranti. Previsto un aumento di circa 20 euro mensili per le pensioni minime, con un costo complessivo di oltre 3 miliardi nel triennio.