Microsoft Digital Defense Report 2025

In un’epoca segnata da rischi informatici in costante crescita, il Microsoft Digital Defense Report 2025 , che analizza il periodo che va da luglio 2024 a giugno 2025, offre una panoramica su come i criminali informatici – dai cybercriminali agli attori statali – stiano evolvendo più rapidamente che mai.
Nel report di quest’anno, accompagnato da un blog post a firma di Amy Hogan-Burney, Corporate Vice President, Customer Security & Trust di Microsoft, vengono evidenziati alcuni dati chiave:
• Le attività di estorsione e ransomware rappresentano oltre la metà degli attacchi informatici (52%), mentre gli attacchi finalizzati esclusivamente all’attività di spionaggio costituiscono solo il 4%.
• I servizi pubblici critici continuano a essere esposti a rischi informatici elevati , a causa della natura dei servizi offerti, dei dati sensibili gestiti e di budget limitati per la sicurezza, spesso con software obsoleto. Nel corso dell’ultimo anno, questi settori – tra cui ospedali, amministrazioni locali e sistemi di trasporto – sono stati tra i più bersagliati, con impatti concreti sulla vita quotidiana: attacchi informatici hanno causato ritardi nelle cure mediche d’emergenza, interruzioni dei servizi di pronto intervento, cancellazioni di lezioni scolastiche e blocchi nei sistemi di trasporto. In molti casi, organizzazioni come ospedali sono state costrette a pagare riscatti per ripristinare sistemi vitali.
• Gli attori statali stanno ampliando le proprie operazioni spinte da obiettivi geopolitici . Microsoft ha osservato un aumento delle attività di Russia, Cina, Iran e Corea del Nord. La Cina amplia le operazioni di spionaggio verso ONG e sfrutta dispositivi vulnerabili per evitare il rilevamento; l’Iran estende il raggio d’azione fino al Nord America, colpendo logistica e trasporti; la Russia, oltre al conflitto in Ucraina, prende di mira piccole imprese nei Paesi NATO, con un incremento del 25% rispetto all’anno precedente, spesso sfruttando reti criminali per condurre operazioni di spionaggio; la Corea del Nord continua a generare entrate tramite lavoratori IT remoti che utilizzano identità false e, in alcuni casi, attività di estorsione per finanziare il regime.
• L’intelligenza artificiale sta trasformando la cybersicurezza, sia come strumento di difesa sia come arma offensiva . Gli aggressori la utilizzano per automatizzare phishing e social engineering, creare contenuti sintetici realistici, individuare vulnerabilità più rapidamente, sviluppare malware in grado di adattarsi e ampliare operazioni di influenza. I difensori, invece, la sfruttano per individuare minacce, chiudere gap di rilevamento, intercettare tentativi di phishing e proteggere gli utenti più vulnerabili. Con rischi e opportunità in rapida evoluzione, diventa essenziale proteggere gli strumenti di AI e formare i team per mantenere un vantaggio sugli avversari.
• I criminali informatici non “forzano” più l’accesso, ma effettuano login : oltre il 97% degli attacchi alle identità è basato su password, e il 99% può essere bloccato con l’autenticazione multifattore resistente al phishing.
Quest’anno, Microsoft ha analizzato oltre 100 trilioni di segnali al giorno , bloccato circa 4,5 milioni di nuovi tentativi di malware , rilevato 38 milioni di rischi legati alle identità e filtrato 5 miliardi di email per malware e phishing . L’uso di strumenti pronti all’uso e di automazione ha permesso anche a criminali con competenze limitate di espandere le proprie attività, mentre l’AI ha accelerato lo sviluppo di malware e reso più credibili i contenuti sintetici, aumentando l’efficacia di phishing e ransomware.
Nel primo semestre del 2025, gli attacchi basati sull’identità sono aumentati del 32% , con una crescita dell’uso di malware “infostealer” per rubare credenziali e sessioni di browser, poi rivendute nei forum criminali. In maggio, la Digital Crimes Unit di Microsoft, insieme al Dipartimento di Giustizia USA e Europol, ha smantellato il più diffuso infostealer, Lumma Stealer.
Il messaggio centrale del report è chiaro: la cybersecurity deve essere una priorità strategica, non solo un tema IT. Servono difese moderne basate su AI, collaborazione tra industrie e governi, e misure di deterrenza credibili contro attori statali. La sicurezza digitale è ormai una sfida di governance e un fattore cruciale per la stabilità economica, la sicurezza personale e la resilienza dei servizi essenziali.