Manovra 2026-2028: taglio Irpef, riforma Isee e novità per pensioni e famiglie

La nuova manovra di finanza pubblica per il triennio 2026-2028 arriva in un contesto economico ancora segnato da incertezze, puntando a bilanciare il sostegno a famiglie e imprese con la necessità di mantenere la sostenibilità dei conti pubblici. È quanto emerge dal Documento programmatico di bilancio (Dpb) inviato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze alla Commissione europea.
Il Dpb prevede interventi per circa 18 miliardi di euro medi all’anno, in linea con il quadro programmatico derivante dalla rimodulazione del Pnrr trasmessa alle autorità europee dopo la risoluzione approvata a inizio ottobre.
In materia fiscale, il Governo conferma il percorso di riduzione della tassazione sui redditi da lavoro avviato a inizio legislatura. La manovra prevede la riduzione della seconda aliquota Irpef dal 35% al 33%, con benefici concentrati sul ceto medio e un impatto limitato per i redditi più alti. Il taglio costerà circa 2,8 miliardi di euro all’anno tra il 2026 e il 2028, pari a un’incidenza sul PIL dello 0,12% per ciascun anno.
Per quanto riguarda le politiche sociali, viene rifinanziata per il 2026 e il 2027 la Carta “Dedicata a te”, destinata all’acquisto di beni alimentari di prima necessità. Sono inoltre previsti fondi specifici per completare la riforma del caregiver familiare e per potenziare la misura a favore delle lavoratrici madri con due o più figli e redditi da lavoro fino a 40.000 euro annui.
Importanti novità anche sul fronte dell’Isee: la manovra introduce una revisione dei criteri di calcolo, con maggiorazioni delle scale di equivalenza per i nuclei familiari numerosi e un innalzamento della soglia di esclusione relativa alla casa di abitazione, per facilitare l’accesso alle prestazioni agevolate.
In tema di pensioni, per il biennio 2027-2028 viene confermato l’adeguamento dei requisiti di accesso al pensionamento in base all’aspettativa di vita, con eccezioni per i lavoratori impegnati in attività gravose e usuranti.
Il Dpb prevede inoltre incentivi fiscali per l’aumento dei salari nel settore privato, legati ai rinnovi contrattuali e ai premi di produttività. Nel settore pubblico, è prevista una misura di agevolazione fiscale sul trattamento accessorio, volta ad allineare i salari al costo della vita.
Il finanziamento della manovra sarà sostenuto anche da un contributo di banche e assicurazioni, pari allo 0,19% del PIL nel 2026 e 2027, e allo 0,10% nel 2028. In valore assoluto si tratta di circa 4,4 miliardi di euro nei primi due anni e 2,3 miliardi nel 2028, per un totale di oltre 11 miliardi nel triennio.