Eredità Agnelli, ritrovata bozza di donazione a Edoardo: le quote della Dicembre al centro dell'inchiesta

Emergono nuovi dettagli sull’inchiesta penale della procura di Torino legata all’eredità Agnelli. Durante alcune perquisizioni negli studi di avvocati e notai sarebbe stata rinvenuta una bozza di atto di donazione risalente al 14 novembre 2000, con la quale Gianni Agnelli avrebbe disposto la cessione al figlio Edoardo di una parte delle quote della Dicembre, la storica cassaforte di famiglia.
Il documento, privo di firme e mai trasformato in un atto definitivo, reca la scritta “bozza” e il timbro con la data del 14 novembre 2000. In esso, l’Avvocato avrebbe previsto la donazione al figlio Edoardo della “nuda proprietà, riservandosi l’usufrutto generale vitalizio, di una quota di 5 miliardi di lire della Dicembre”. Il giorno successivo, il 15 novembre 2000, Edoardo Agnelli perse la vita.
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La bozza, insieme ad altre carte, è ora parte integrante della causa civile avviata da Margherita Agnelli contro i tre figli John, Lapo e Ginevra Elkann. L’obiettivo del procedimento è fare chiarezza sui beni e sulle disposizioni patrimoniali del patriarca e della moglie Marella.
I legali dei fratelli Elkann hanno espresso forte disappunto per la diffusione della documentazione. “Siamo sconcertati dinanzi all’utilizzo mediatico di documenti processuali che non hanno alcun valore giuridico e che sono stati considerati del tutto irrilevanti anche nel procedimento in cui furono raccolti, con l’unico scopo di suscitare sensazionalismo nell’opinione pubblica”, hanno dichiarato in una nota.
Gli avvocati hanno inoltre precisato che “le aule dei tribunali, e non gli organi di stampa, sono i luoghi preposti per confutare le infondate pretese avversarie”. Hanno aggiunto che la diffusione parziale dei documenti “omette di rendere noti molti altri atti da cui emerge come le volontà di Gianni e Marella Agnelli siano state pienamente rispettate e che Margherita Agnelli ne fosse perfettamente a conoscenza”.
I difensori dei fratelli Elkann hanno infine annunciato di riservarsi “ogni iniziativa a tutela dei propri assistiti e della memoria dei nonni Gianni e Marella Agnelli”.