Manovra 2026: taglio Irpef fino a 200.000 €, nuovi equilibri su pensioni e detassazione

La manovra finanziaria 2026 introduce una svolta fiscale significativa: un taglio Irpef che arriva fino ai redditi di 200.000 €, accanto a novità rilevanti su pensioni, detassazione del lavoro festivo e notturno e modifiche sull’ISEE per la prima casa. Ecco, in sintesi, cosa cambia e chi potrà beneficiarne.
Taglio Irpef esteso — Il provvedimento amplia il raggio del beneficio fiscale, che fino ad oggi favoriva perlopiù fasce medio-basse. Con la nuova manovra, chi percepisce fino a 200.000 € annui potrà godere di una riduzione delle aliquote Irpef, alleggerendo il carico fiscale anche per redditi medio-alti.
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Pensioni: adeguamenti e nuovi criteri — Tra le misure previste ci sono interventi sulle pensioni, per mitigare la pressione fiscale sulle rendite da lavoro e garantire maggiore equità tra pensionati con redditi diversi. Alcune prestazioni potrebbero essere ridisegnate, anche in funzione della crescita economica e della spesa sociale prevista dal bilancio statale.
Detassazione lavoro festivo e notturno — Lavorare la notte o durante le festività diventerà più conveniente: con la manovra si punta ad ampliare la portata del regime agevolato che riduce le imposte su queste fasce orarie. Una scelta che vuole premiare chi affronta turni gravosi e garantire un incentivo maggiore verso le attività “fuori orario”.
Prima casa esclusa da ISEE — Una delle modifiche più attese riguarda l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente: la casa in cui si abita potrà essere eliminata dal calcolo dell’ISEE, alleggerendo la posizione fiscale dei nuclei familiari più esposti. Una manovra che punta a rendere più accessibili molte agevolazioni legate all’ISEE (bonus, sostegni, contributi).
Chi ne beneficia — I tagli Irpef si applicheranno in modo differenziato: maggiori vantaggi per chi si trova sotto i 200.000 €, ma con sconti crescenti nelle fasce intermedie. I pensionati con redditi medio-bassi e chi svolge lavoro notturno o festivo potranno trarre benefici più immediati. Le famiglie che oggi risultano “strozzate” nell’ISEE grazie alla casa di proprietà avranno un sollievo concreto.
Tempistiche e coperture — Le misure entreranno in vigore a partire dal 1° gennaio 2026. Per sostenere il carico sui conti pubblici, il governo prevede fondi dedicati e possibili compensazioni tramite misure su spesa e contributi. L’equilibrio tra redistribuzione e sostenibilità sarà al centro delle negoziazioni parlamentari.
Questa manovra si presenta, dunque, come una riforma fiscale complessiva che punta a ribilanciare il peso delle imposte, riconoscere il lavoro meno tutelato e alleggerire la pressione fiscale sulla casa. Le prossime settimane saranno decisive per definire i dettagli e consolidarne l’applicazione.