Israele fissa l'ultimatum: consegna dei corpi degli ostaggi entro oggi a Gaza

israele fissa

Israele ha fissato per oggi il termine ultimo per la restituzione dei corpi dei 24 ostaggi morti nella Striscia di Gaza dopo il rapimento del 7 ottobre 2023. Lo riferisce l’emittente israeliana Kan, secondo cui Tel Aviv ritiene che Hamas sia in possesso di tutti i cadaveri previsti dall’accordo di pace, ma che non li abbia ancora consegnati.

I mediatori internazionali avevano spiegato che il gruppo islamista incontrava difficoltà nel recupero di tutti i resti, poiché alcuni corpi sarebbero rimasti sepolti sotto le macerie dei bombardamenti israeliani. Una fonte citata da Kan ha riferito che “si stanno valutando risposte concrete” alla mancata restituzione dei cadaveri da parte di Hamas.

Leggi anche Pace e prosperità a Gaza: la dichiarazione storica firmata a Sharm el-Sheikh

Un diplomatico arabo di uno dei Paesi mediatori ha dichiarato al quotidiano Haaretz che i negoziatori stanno lavorando intensamente sulla questione, escludendo però che l’accordo di pace promosso da Donald Trump sia in pericolo.

Durante un incontro con i giornalisti sull’Air Force One, il presidente statunitense ha evitato di pronunciarsi sulla soluzione a due Stati, spiegando di voler concentrare gli sforzi sulla ricostruzione di Gaza. “Molti preferiscono la soluzione a uno Stato, altri quella a due Stati. Vedremo. Io sto parlando di qualcosa di diverso: la ricostruzione di Gaza”, ha dichiarato Trump.

L’ex presidente Joe Biden si è congratulato con Trump per l’accordo di pace che ha posto fine alla guerra e permesso la liberazione degli ultimi 20 ostaggi israeliani ancora in vita. In un messaggio pubblicato su X, Biden ha espresso “profonda gratitudine e sollievo” per la liberazione dei prigionieri e per le prospettive di ricostruzione nella Striscia.

La strada verso questo accordo non è stata facile. La mia amministrazione ha lavorato instancabilmente per riportare a casa gli ostaggi e portare aiuti ai civili palestinesi”, ha ricordato Biden, elogiando Trump per aver concluso un nuovo cessate il fuoco. Ha aggiunto che il Medio Oriente si trova ora “sulla via della pace, della dignità e della sicurezza per israeliani e palestinesi”.

Il presidente francese Emmanuel Macron ha lanciato un monito dopo la firma del cessate il fuoco, avvertendo che Hamas potrebbe ancora rappresentare una minaccia per la regione. “Non si smantella un gruppo terroristico con migliaia di combattenti e tunnel in pochi giorni”, ha detto ai giornalisti a Sharm el-Sheikh, invocando un rigoroso monitoraggio internazionale.

Macron ha ringraziato Trump e il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sissi per aver invitato il leader palestinese Mahmoud Abbas al vertice, definendo la partecipazione dell’Autorità Nazionale Palestineseun risultato significativo” per mantenere viva la prospettiva di una soluzione a due Stati e tutelare gli interessi della Cisgiordania.

Nel frattempo, il capo dell’Unrwa Philippe Lazzarini ha chiesto che ai giornalisti internazionali sia consentito l’accesso a Gaza, per “onorare il lavoro dei reporter palestinesi” e garantire che l’informazione accompagni il processo di “pace, giustizia e riconoscimento reciproco”. Lazzarini ha ribadito la necessità di far arrivare istruzione e aiuti umanitari nella Striscia come parte essenziale della ricostruzione.