Dazi USA-Cina: Pechino accusa Washington di usare doppi standard

Pechino accusa gli Stati Uniti di applicare “standard doppi” dopo le recenti minacce del presidente Donald Trump di introdurre nuovi dazi del 100 per cento sui beni cinesi importati, che si sommerebbero al 30 per cento già in vigore. Le misure, secondo quanto annunciato, potrebbero essere accompagnate da ulteriori restrizioni sull’esportazione di software critici a partire dal primo novembre.
Il presidente americano ha anche minacciato di annullare l’incontro con Xi Jinping, previsto in Corea del Sud a margine del vertice dell’Apec tra il 31 ottobre e il primo novembre. Le sue dichiarazioni hanno riacceso le tensioni nella guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, dopo che Pechino aveva imposto nuove limitazioni all’export di terre rare, considerate strategiche per diversi settori tecnologici.
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Le restrizioni cinesi sono arrivate in risposta all’annuncio di nuovi controlli sull’export di tecnologie legate all’estrazione e al trattamento di questi minerali. La replica di Trump, che ha definito le misure “straordinariamente aggressive”, ha provocato un’immediata reazione da parte del ministero del Commercio cinese.
In una nota ufficiale, Pechino ha accusato Washington di “utilizzare doppi standard” e ha sottolineato che “minacciare di introdurre dazi elevati in ogni momento non rappresenta un approccio costruttivo per mantenere un dialogo equilibrato con la Cina”.