Missili Tomahawk all'Ucraina: Zelensky punta a spingere Putin verso i negoziati

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La possibile consegna dei missili da crociera Tomahawk all’Ucraina potrebbe rappresentare una svolta nei rapporti con la Russia e costringere Mosca a considerare la via diplomatica. Lo ha dichiarato il presidente Volodymyr Zelensky durante un incontro con i giornalisti, sottolineando come il sostegno di Washington possa rafforzare in modo decisivo la posizione di Kiev in eventuali colloqui futuri.

In questo momento è fondamentale inviare un segnale chiaro: l’Ucraina sarà rafforzata con tutti i mezzi possibili. E i Tomahawk sono uno di questi strumenti”, ha spiegato Zelensky, citato dal Kyiv Independent. “Queste capacità possono consolidare la nostra difesa e spingere i russi a moderare le proprie azioni, inducendoli a sedersi al tavolo delle trattative”.

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Il leader ucraino ha accusato la Russia di voler seminare il caos nel Paese, colpendo infrastrutture critiche come la rete energetica e le ferrovie. “L’obiettivo del Cremlino è creare disordine e pressione psicologica sulla popolazione, attraverso attacchi contro centrali e snodi logistici fondamentali”, ha denunciato.

Zelensky ha inoltre annunciato la partenza, all’inizio della prossima settimana, di una delegazione guidata dalla premier Yulia Svyrydenko, accompagnata dal capo dell’Ufficio presidenziale Andriy Yermak e dal commissario per la politica sanzionatoria Vladyslav Vlasiuk. La missione avrà luogo negli Stati Uniti per discutere di difesa aerea, energia, sanzioni e possibili sviluppi dei negoziati.

Il presidente Donald Trump desidera che ci sediamo al tavolo dei negoziati, e noi sosteniamo questa strada”, ha dichiarato Zelensky. “Vuole davvero un cessate il fuoco e la fine della guerra. Credo che questo fosse il suo obiettivo sin dall’inizio. Gli siamo riconoscenti: dopo il nostro incontro, il dialogo continua a diversi livelli e, nonostante il freddo, le nostre relazioni restano calorose”.