Sparatoria a Lonato del Garda: fermati la madre e il figlio di Dolores Dori, la 44enne uccisa nel campo nomadi

L’agguato e la dinamica della sparatoria
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, la sera del 2 ottobre Dolores Dori si sarebbe recata al campo nomadi insieme ai due familiari. I tre, a bordo di un’auto, avrebbero sfondato il cancello d’ingresso prima di aprire il fuoco contro alcune persone presenti all’interno dell’area. A quel punto, qualcuno avrebbe risposto ai colpi, centrando mortalmente la 44enne.
La scena della sparatoria è stata ripresa con un telefono cellulare dal figlio minorenne della vittima, poi destinatario della misura cautelare. Le immagini, trovate nel suo smartphone e acquisite dai carabinieri tramite copia forense, hanno contribuito a ricostruire la sequenza dei fatti.
Le indagini e i provvedimenti
I fermi d’indiziato di delitto sono stati emessi rispettivamente dalla Procura di Brescia e da quella per i Minorenni. A eseguirli, sabato 4 ottobre, sono stati i carabinieri del Nucleo investigativo di Brescia e quelli della compagnia di Desenzano del Garda. Madre e figlio rispondono di tentato omicidio aggravato dalla premeditazione e dall’uso di armi, oltre che di porto abusivo e minacce.
Nel telefono del sedicenne è stato rinvenuto anche un video pubblicato online in cui il ragazzo e il padre, entrambi armati di pistola, minacciavano un membro della famiglia rivale. Il giovane è stato trasferito all’istituto minorile Beccaria di Milano, mentre la nonna è stata condotta nel carcere di Brescia-Verziano.
Secondo quanto riferito dai carabinieri, il movente sarebbe legato a un dissidio tra famiglie di etnia sinti, nato da questioni sentimentali che coinvolgono i rispettivi figli. Le indagini proseguono per chiarire ogni dettaglio e individuare tutti i responsabili della violenta sparatoria.