Cinzia Pinna, sangue e polvere bianca nella villa di Palau: giallo sul movente dell'omicidio

Emanuele Ragnedda ha confessato di aver ucciso Cinzia Pinna con un colpo di pistola, ma resta ignoto il motivo che ha portato al delitto. Nella sua abitazione di campagna a Palau, gli specialisti del Ris di Cagliari hanno sequestrato diversi reperti, tra cui tracce di sangue e della polvere bianca che verrà analizzata per accertare se si tratti di cocaina.
L’esame tossicologico richiederà alcuni giorni per stabilire la natura della sostanza e rispettare i tempi di legge. Proprio in quella casa, all’interno della tenuta di Conca Entosa, l’imprenditore di Arzachena ha sparato alla 33enne originaria di Castelsardo, incontrata a Palau nella notte tra l’11 e il 12 settembre. Secondo le ricostruzioni, la giovane era apparsa in precarie condizioni psicofisiche ed era salita sulla sua auto a tarda notte. Da quel momento si erano perse le sue tracce, fino al ritrovamento del corpo.
Le indagini, supportate dalle testimonianze e dalle immagini di videosorveglianza, hanno progressivamente stretto il cerchio attorno all’uomo, che ieri ha ammesso le proprie responsabilità davanti al procuratore di Tempio, Gregorio Capasso. A riferirlo è il suo legale, l’avvocato Luca Montella. Ora Ragnedda, reo confesso, è detenuto nel carcere di Nuchis in attesa dell’udienza di convalida.
A Castelsardo, cittadina di meno di seimila abitanti sulla costa settentrionale della Sardegna, la comunità piange la morte di Cinzia. Questa sera il parroco della chiesa di Sant’Antonio Abate guiderà una fiaccolata silenziosa che attraverserà il centro storico a partire dalle 21.
La sindaca Maria Lucia Tirotto ha espresso il dolore collettivo con un messaggio rivolto alla famiglia: “Il cuore di Castelsardo è unito, e come sindaco, ma anche come genitore, sento il dovere di esprimere un pensiero comune in questo momento di profonda tristezza. La tragica notizia di ieri ha spezzato il cuore della nostra città, dopo giorni di attesa e speranza. Abbiamo sperato tutti fino all’ultimo in un epilogo diverso, ma il destino è stato crudele”.
Un pensiero che si conclude con un ricordo commosso: “Oggi, il nostro abbraccio è per voi, nella speranza che il nostro affetto possa portare conforto. Che il ricordo più bello di Cinzia e il suo sorriso più autentico possano essere la vostra forza. A te Cinzia va l’abbraccio della città intera, con l’augurio che tu possa trovare la pace che meriti. Castelsardo ti ricorderà sempre”.