Droni nei cieli danesi, chiuso lo spazio aereo dell'aeroporto di Aalborg

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Droni in volo sulla Danimarca hanno costretto le autorità a chiudere temporaneamente lo spazio aereo dell’aeroporto di Aalborg, nella regione dello Jutland. La polizia danese ha comunicato la decisione sui social, precisando: "Sono stati osservati droni nei pressi dell’aeroporto di Aalborg e lo spazio aereo è chiuso. Le forze dell’ordine sono sul posto e stanno indagando". È stata inoltre annunciata una conferenza stampa per fornire ulteriori dettagli sull’accaduto.

L’episodio si inserisce in un contesto di crescente tensione internazionale, con Mosca accusata da giorni di aver violato lo spazio aereo di Polonia, Estonia e Romania. La nuova emergenza in Danimarca rappresenta il secondo allarme nel giro di pochi giorni.

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Già lunedì scorso, infatti, l’aeroporto di Copenaghen era stato chiuso per diverse ore a causa della presenza di droni nello spazio aereo nazionale, con conseguenti dirottamenti e disagi ai passeggeri. In quell’occasione, la polizia aveva segnalato l’avvistamento di droni di grandi dimensioni nei pressi dello scalo della capitale per un periodo prolungato.

"I droni sono spariti e l’aeroporto è stato riaperto, non li abbiamo abbattuti", aveva spiegato il vice ispettore di polizia Jakob Hansen, sottolineando che forze armate e intelligence erano al lavoro per accertare la provenienza dei velivoli. La tesi degli investigatori è che dietro i sorvoli vi sia "un attore competente".

La premier danese Mette Frederiksen aveva dichiarato di non poter "escludere in alcun modo che si tratti della Russia", mentre il Cremlino aveva respinto con fermezza ogni accusa. "Ogni volta sentiamo accuse infondate", aveva commentato il portavoce Dmitry Peskov durante una conferenza stampa.