Dying Light: The Beast — Part 2: Out in the Wild

dying light

Siamo entusiasti di condividere il prossimo capitolo del nostro percorso verso il lancio: un breve video che offre uno sguardo sulle lotte emotive di Kyle, sullo splendido open world di Castor Woods, sul parkour e sulla traversata, nonché sui combattimenti fisici intensi, mostrando ciò che rende il gameplay di Dying Light: The Beast davvero coinvolgente ed emozionante.

E a proposito di parkour e combattimento, per rendere Dying Light: The Beast il gioco più realistico, impegnativo ed emozionante della serie, ci siamo concentrati sulle meccaniche di gioco fondamentali, le più apprezzate dai giocatori. Cosa è cambiato?

https://www.youtube.com/watch?v=V-mmibvJRQ0

Parkour - coinvolgente, profondo, realistico

? I giocatori possono andare ovunque e arrampicarsi su qualsiasi cosa, con movimenti realistici e ben definiti.

? La fisica del gioco è stata modificata per ottenere un'altezza/lunghezza di salto corretta; è stata eliminata la sensazione di galleggiamento.

? La totale libertà di trovare percorsi differenti incoraggia l'esplorazione.

? La resistenza non limita l'arrampicata, ma osservare il percorso con attenzione sarà decisivo per raggiungere i punti difficili.

? Nessun aiuto: il parkour è un'abilità da padroneggiare per sopravvivere e sfuggire agli zombi.

? Oltre 100 nuove animazioni per Kyle Crane, tra cui 17 mosse uniche di arrampicata sui bordi.

Combattimento – fisico, brutale, creativo

  • Weapon strikes analyzed precisely; swing/stop timings balanced for impact.
  • Colpi delle armi analizzati con precisione; tempi di oscillazione/arresto bilanciati per l'impatto.
  • Il nuovo motore fisico applica gli impulsi dei colpi con precisione; reazioni realistiche con ragdoll attivo + animazioni brevi.
  • I nemici umani utilizzano un'IA avanzata e meccaniche di copertura, sfruttando fino a 22 strategie di posizionamento.
  • Feedback dei giocatori enfatizzato: Kyle stabilizza rapidamente il rinculo, i colpi in mischia risultano pesanti.
  • Il damage model consente la distruzione di almeno 12 parti del corpo nemico; le ferite visibili sono raddoppiate rispetto ai giochi precedenti.

Ma non è tutto! Guardate il diario degli sviluppatori con Kacper Kowalczuk, direttore tecnico del gioco, Marcin Bahryn-Kaminski, animatore senior, e Tymon Smektala, direttore della serie Dying Light, che condividono ulteriori e interessanti dettagli.