Influenza 2025, l'allarme dall'Australia: in arrivo una delle stagioni peggiori in Italia?

influenza 2025

La stagione influenzale 2025 rischia di essere tra le più difficili degli ultimi anni. A lanciare l’allarme è l’infettivologo Matteo Bassetti, che in un post su X ha spiegato come ogni anno gli esperti guardino con attenzione all’andamento dell’influenza in Australia, dove in questi mesi è inverno. Secondo i media locali, la stagione appena conclusa è stata particolarmente impegnativa, con picchi record di contagi e forte pressione sul sistema sanitario.

Il trend australiano rappresenta da sempre un’anticipazione di ciò che potrebbe verificarsi in Italia durante l’autunno e l’inverno. Nel South Australia, riferisce ‘Abc News’, si è registrato a luglio il peggior aumento di ore di servizio delle ambulanze mai documentato, con oltre 5.800 interventi. Inoltre, i dati hanno evidenziato il numero più alto di casi settimanali di influenza degli ultimi sei anni, con un conseguente impatto significativo sugli ospedali.

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Alla luce di questi dati, ci si aspetta un inverno 2025 con una stagione influenzale ancora più pesante di quella appena trascorsa, già considerata la peggiore degli ultimi vent’anni”, ha commentato Bassetti. L’infettivologo ha sottolineato come in Italia si parli spesso dei vaccini in termini negativi, mentre i segnali provenienti dall’Emisfero Sud evidenziano la necessità di maggiore preparazione.

Anche il ministro della Salute dell’Australia Meridionale, Chris Picton, ha confermato la gravità della situazione. Ha spiegato che l’influenza ha raggiunto i livelli più alti del decennio, causando un’ondata di pazienti che ha messo in crisi le strutture sanitarie. Non solo i ricoveri sono aumentati, ma anche le assenze del personale hanno contribuito a rallentare le risposte del sistema sanitario.

Negli ospedali di Adelaide, poche settimane fa, erano circa 280 i pazienti in attesa di un posto letto nelle strutture per l’assistenza agli anziani. Per alleggerire il sovraffollamento, è stato introdotto un servizio di sanità alberghiera in un hotel del centro città. L’iniziativa, partita con un numero limitato di posti, è stata rapidamente raddoppiata per far fronte alla pressione crescente sulle strutture ospedaliere.