Troppo cattivi 2: il sequel animato DreamWorks che trasforma i fuorilegge in eroi

troppo cattivi

Troppo cattivi 2 segna il ritorno della banda formata da Wolf, Snake, Shark, Piranha e Webs, intenta a ricostruire una vita da “cittadini per bene”. Ma il passato criminoso non perdona e, quando spunta il misterioso “Ladro Fantasma” e una temibile squadra di ladre professioniste, l’equilibrio tra il volere rimanere nell’ombra e l’opportunità di dimostrare il proprio valore si fa sottile e irresistibile.

La sceneggiatura si sviluppa a ritmo serrato: da rapine in maschera in un’arena da lucha libre al sabotaggio di un razzo grazie a una tecnologia per magnetizzare l’oro, ogni sequenza brilla per creatività e ritmo, punteggiata da sequenze comiche che ribaltano le aspettative.

Nel doppiaggio originale, Sam Rockwell (Wolf), Marc Maron (Snake), Awkwafina (Webs), Craig Robinson (Shark) e Anthony Ramos (Piranha) riprendono i loro ruoli con una sinergia esplosiva. A sorprenderci, però, è il cast femminile guidato da Zazie Beetz (Diane), insieme a Danielle Brooks, Natasha Lyonne e Maria Bakalova: una formazione di villain che non teme di sfidare i protagonisti.

L’aspetto visivo è un trionfo di colori e dettagli: l’animazione è vivida e frizzante, con gag visive che si alternano a momenti di tensione dal retrogusto comico. Il risultato è un’action-comedy animata perfetta sia per le famiglie sia per un pubblico adulto in cerca di spunti ironici e riflessivi.

Pro: humour tagliente, ritmo frenetico, animazioni ricche e personaggi indimenticabili. Contro: la trama avventurosa può risultare a tratti prevedibile, e alcuni comprimari offrono meno profondità emotiva.

Troppo cattivi 2 non stravolge la formula del suo predecessore, ma la rinnova con tale gusto e simpatia da risultare irresistibile per grandi e piccini, unendo adrenalina e risate con perizia narrativa.