Sparatoria in una scuola di Minneapolis, chi era Robin Westman: l'ossessione per le stragi e l'odio per Trump

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Robin Westman, il 34enne autore della sparatoria nella scuola di Minneapolis, aveva costruito negli anni un profilo inquietante, segnato da un’ossessione per le stragi armate e da un odio viscerale nei confronti dell’ex presidente americano Donald Trump.

L’uomo, che ha aperto il fuoco nell’istituto provocando diverse vittime e feriti, era noto sui social per i suoi messaggi carichi di rancore e per le sue teorie estreme. Negli ultimi mesi aveva intensificato i post in cui esaltava le più sanguinose stragi nelle scuole americane, mostrando una vera e propria fascinazione per i killer responsabili.

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Dai primi accertamenti è emerso che Westman viveva isolato, con pochi contatti sociali e nessuna occupazione stabile. Passava gran parte del tempo online, dove condivideva contenuti violenti e alimentava un linguaggio di odio politico. In più occasioni aveva espresso la convinzione che Trump fosse una minaccia per gli Stati Uniti, descrivendolo come il simbolo di un sistema da abbattere con la forza.

Secondo le indagini, l’uomo avrebbe pianificato l’attacco con cura, studiando i precedenti delle grandi stragi americane e prendendole come modello. Gli inquirenti hanno rinvenuto nel suo appartamento appunti, schede e documenti che ricostruivano i dettagli di massacri avvenuti negli ultimi vent’anni negli Stati Uniti.

La polizia di Minneapolis ha confermato che il killer possedeva regolarmente le armi utilizzate nell’attacco, acquistate negli anni precedenti. Questo aspetto solleva ancora una volta interrogativi sul facile accesso alle armi da fuoco e sulla prevenzione di casi in cui soggetti potenzialmente pericolosi riescono a procurarsi pistole e fucili senza controlli efficaci.

Le autorità stanno ora lavorando per ricostruire la rete di contatti di Westman, verificare possibili legami con gruppi estremisti e analizzare a fondo i suoi archivi digitali, con l’obiettivo di comprendere fino in fondo i motivi che lo hanno spinto a colpire in una scuola.