Per Donald Trump Zelensky non è innocente – Kiev conferma truppe russe nella regione di Dnipropetrovsk

"Voglio che questa guerra finisca". Con queste parole Donald Trump ha parlato ai giornalisti al termine della riunione di gabinetto, sottolineando che la situazione è "molto, molto seria" e che l’obiettivo principale resta evitare un’escalation globale. "Se non avessi vinto queste elezioni, l’Ucraina sarebbe potuta finire in una guerra mondiale. Ora non accadrà, ma c’è il rischio di una guerra economica, che sarebbe devastante, soprattutto per la Russia", ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti.
Trump ha rivolto nuove critiche al presidente ucraino Volodymyr Zelensky: "Non è esattamente innocente, lo dico sempre: per ballare il tango servono due persone". Il leader americano ha spiegato che Washington ha modificato la propria strategia nei confronti di Kiev: "Non stiamo più pagando soldi all’Ucraina, paghiamo soldi a noi stessi. La Nato compra tutto l’equipaggiamento, ma io voglio fermare questa guerra perché ogni settimana muoiono migliaia di persone".
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Interpellato sulle dichiarazioni del ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, secondo cui Zelensky non sarebbe legittimato a condurre trattative di pace, Trump ha liquidato la questione con poche parole: "Non importa cosa dicono. È tutta una messinscena".
Dal canto suo, Zelensky ha ribadito la necessità di "accelerare" il lavoro con i partner sulle garanzie di sicurezza. Una portavoce della Commissione europea, durante il briefing quotidiano con la stampa, ha confermato che proseguono gli sforzi diplomatici per "porre fine all’aggressione russa". La questione è stata al centro della discussione tra rappresentanti europei e il segretario di Stato americano Marco Rubio.
La stessa portavoce ha spiegato che il tema sarà approfondito al Consiglio affari esteri in formato Gymnich, in programma venerdì e sabato a Copenaghen. Sul tavolo, l’aumento della pressione sulla Russia e un sostegno ulteriore e più efficace all’Ucraina. In tale contesto si sta lavorando al 19º pacchetto di sanzioni contro Mosca. Le garanzie di sicurezza, affidate ai consiglieri per la sicurezza nazionale dei vari Paesi dopo l’incontro tra Trump e i leader europei a Washington, dovrebbero essere definite a breve.
Ieri, per la prima volta, Kiev ha confermato che le forze russe sono entrate nella regione di Dnipropetrovsk, fino a oggi relativamente risparmiata dai combattimenti. "Sì, sono entrati e i combattimenti sono in corso in questo momento", ha dichiarato Viktor Tregubov, portavoce del Gruppo operativo-strategico delle forze di Dnipro, all’agenzia Afp. L’esercito ucraino ha però smentito che Mosca abbia preso il pieno controllo degli insediamenti di Zaporizke e Novogeorgiivka, precisando che gli scontri continuano.
Nel frattempo, gli Stati Uniti hanno autorizzato il trasferimento in Ucraina dei missili Eram, armi di precisione a lungo raggio con una gittata fino a 450 chilometri. La decisione arriva mentre il Penta