Ucraina, Trump stoppa gli aiuti e rivela nuovi contatti con Putin: Tajani e Germania rafforzano il sostegno a Kiev

La guerra in Ucraina continua a dividere le strategie internazionali. Da Washington, Donald Trump ha annunciato la volontà di sospendere gli aiuti economici a Kiev, mentre Germania, Italia e altri partner europei ribadiscono il loro pieno impegno al fianco dell’Ucraina contro l’aggressione russa.
Parlando dalla Casa Bianca, il presidente degli Stati Uniti ha dichiarato: “Ora non daremo più soldi all’Ucraina. Abbiamo dato 350 miliardi di dollari. Penso che Zelensky sia il miglior venditore che io abbia mai incontrato: entrava nel Paese e ne usciva con 50 miliardi di dollari ogni volta”.
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Trump ha anche rivelato di aver avuto un nuovo colloquio con Vladimir Putin, dopo la prima telefonata seguita al vertice di Washington con Zelensky e i leader europei. “Ogni conversazione con lui è buona, poi però arriva una bomba su Kiev o altrove e mi arrabbio molto”, ha spiegato. Il presidente americano si è detto convinto della possibilità di chiudere il conflitto, pur ammettendo che “sarà dura”. Ha inoltre sottolineato che Putin e Zelensky “non si piacciono a vicenda”.
Sulla questione è intervenuto anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani, che ha avuto un confronto telefonico con i colleghi di Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania, Finlandia e Ucraina. “Abbiamo discusso su come proseguire il lavoro avviato con il vertice di Washington”, ha scritto su X, aggiungendo di aver parlato anche con Papa Francesco delle prospettive per una pace giusta e duratura. Tajani ha riaffermato la necessità di garanzie di sicurezza solide per Kiev e il sostegno dell’Italia a un meccanismo di difesa collettiva sul modello dell’articolo 5 della Nato.
La Farnesina ha precisato che l’Italia è pronta a partecipare a negoziati efficaci, rafforzare le Forze Armate ucraine, sostenere l’industria della difesa e contribuire a operazioni di sminamento terrestri e marittime. Sul piano umanitario, il ministro ha ribadito l’impegno italiano per il ritorno dei bambini ucraini deportati in Russia, anche attraverso la collaborazione con la Santa Sede.
Da Kiev è arrivato anche il messaggio del vicecancelliere e ministro delle Finanze tedesco Lars Klingbeil, che ha confermato il sostegno incrollabile della Germania. “Putin non deve farsi illusioni su un calo dell’appoggio all’Ucraina. Kiev può continuare a contare sulla Germania”, ha dichiarato, insistendo sull’urgenza di “garanzie affidabili” di sicurezza e sul bisogno di un cessate il fuoco.
Nel frattempo, il primo ministro norvegese Jonas Gahr Store è stato ricevuto da Zelensky, che lo ha ringraziato per l’aiuto offerto in tema di difesa, sanzioni, energia e cooperazione diplomatica. “Significa molto per noi. L’Ucraina apprezzerà sempre l’impegno sincero della Norvegia”, ha scritto il presidente ucraino.
Zelensky ha inoltre avuto un incontro con l’inviato presidenziale speciale degli Stati Uniti, il generale Keith Kellogg, ringraziando Washington per il supporto e sottolineando la determinazione di Trump nel cercare una vera pace. “Abbiamo discusso di come spingere la Russia a impegnarsi in negoziati reali, mantenendo sanzioni e dazi all’ordine del giorno”, ha spiegato il presidente ucraino, che ha ribadito la necessità di un vertice tra leader per affrontare le questioni chiave.