Zelensky: Servono garanzie di sicurezza, leader Ue alla Casa Bianca con Trump e Putin

"Servono garanzie di sicurezza che funzionino". Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è espresso oggi, domenica 17 agosto, a Bruxelles dopo il bilaterale con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Zelensky ha precisato di non aver visto alcuna indicazione da parte di Mosca per un possibile trilaterale con Ucraina e Stati Uniti. Ha inoltre ribadito che le questioni territoriali dovranno essere al centro di un eventuale incontro con Vladimir Putin e Donald Trump, avvertendo che, in caso di rifiuto russo, saranno necessarie nuove sanzioni.
"Putin non vuole fermare le uccisioni, ma deve farlo. È impossibile sotto la pressione delle armi, serve un cessate il fuoco", ha dichiarato Zelensky. Il leader ucraino ha sottolineato l'importanza di un dialogo con Washington, ricordando che domani si recherà con la von der Leyen e altri leader europei alla Casa Bianca per incontrare Trump.
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Zelensky ha poi respinto le richieste di cedere il Donetsk, spiegando che "per la Costituzione è impossibile cedere o scambiare territori". Ha evidenziato come la Russia, nonostante 12 anni di tentativi, non sia riuscita a conquistare stabilmente la regione. Von der Leyen, dal canto suo, ha auspicato un trilaterale tra Trump, Putin e Zelensky "al più presto possibile", ribadendo che ogni decisione territoriale spetta esclusivamente all’Ucraina. L’Unione europea, ha assicurato, sosterrà Kiev "fintanto che sarà necessario" per raggiungere una pace giusta e duratura.
Intanto Donald Trump ha scritto su Truth Social: "Grandi progressi sulla Russia, state sintonizzati", rivendicando i risultati ottenuti nel recente vertice in Alaska con Putin. L’ex presidente americano ha definito l’incontro "un grande successo" contro quella che ha chiamato "la stupida guerra di Biden", accusando le fake news di distorcere la realtà.
Dall’Alaska, l’inviato speciale della Casa Bianca, Steve Witkoff, ha confermato che Trump e Putin hanno concordato "robuste garanzie di sicurezza" per l’Ucraina, definite come una vera "svolta". Witkoff ha spiegato che la Russia avrebbe accettato alcune concessioni riguardo le cinque regioni al centro del conflitto: Crimea, Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson. Ha inoltre espresso l’auspicio che la riunione di domani nello Studio Ovale tra Trump, Zelensky e i leader europei possa essere produttiva.
Parallelamente è iniziata in videoconferenza la riunione dei cosiddetti Paesi volenterosi, guidata da Keir Starmer, Friedrich Merz ed Emmanuel Macron, con la partecipazione anche della premier italiana Giorgia Meloni.