Basket femminile, coach Piazza: Bronzo agli Europei U20 un risultato straordinario, ma in Italia giocano ancora troppo poche ragazze

«Una medaglia è sempre qualcosa di incredibile da festeggiare. Un Europeo è un momento bellissimo, carico di emozioni intense concentrate in pochi giorni». Con queste parole Giuseppe Piazza, capo allenatore dell’Italia Under 20 femminile di basket, racconta il traguardo raggiunto in Portogallo, dove le azzurre hanno conquistato il bronzo agli Europei grazie al successo per 84-51 contro la Svezia lo scorso 10 agosto a Matosinhos.
Determinante la prestazione di Candy Edokpaigbe, napoletana di nascita ma di origini nigeriane, premiata come miglior giocatrice in campo con 17 punti. Piazza, lucchese classe 1968, dopo il torneo ha scelto qualche giorno di vacanza con la famiglia, mentre le sue ragazze sono già rientrate in Italia.
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«È stato un percorso bellissimo, soprattutto nella preparazione. Le prime partite dell’Europeo ci hanno tolto un po’ di sicurezza, ma le ragazze hanno reagito mostrando personalità, non scontata alla loro età», spiega il tecnico, che guida anche il San Martino di Lupari in Serie A1 femminile.
L’obiettivo del podio era chiaro sin dall’inizio: «L’Italia deve sempre puntare a una medaglia. Con Francia e Spagna in gara è facile che i primi due posti siano già assegnati, ma il bronzo è un risultato straordinario, soprattutto perché abbiamo replicato il piazzamento dello scorso anno».
Il gruppo, composto da atlete nate tra il 2005 e il 2006, ha saputo attendere il rientro della leader Carlotta Zanardi, playmaker del Famila Schio e già nel giro della Nazionale maggiore. «Arrivava da tre mesi di stop per infortunio, ha impiegato un po’ a ritrovare la condizione ma ha chiuso il torneo molto bene, così come tutte le sue compagne».
Molte di loro sono già titolari in A1 e A2, mentre quattro o cinque giocano nei college americani, tra cui Edokpaigbe alla Seattle University. «Oggi negli Stati Uniti il basket femminile ha un seguito enorme, anche grazie a stelle come Caitlin Clark, e le università possono offrire contratti di sponsorizzazione. È un’opportunità preziosa per crescere».
In Italia, invece, il movimento resta ridotto: «Abbiamo appena 20mila giocatrici, contro le oltre 200mila di Francia o Spagna. Per noi allenatori è sempre più difficile fare mercato o scouting. Bisognerebbe partire dalle scuole, ma qui lo sport è poco valorizzato».
Tra pochi giorni inizieranno i raduni per la Serie A1. Lo Schio, campione in carica, ha eliminato in semifinale proprio il San Martino di Lupari nella scorsa stagione. «Confermare i risultati sarebbe importante anche se non semplice. Abbiamo mantenuto l’ossatura con 4-5 giocatrici: l’obiettivo è rimanere ambiziosi», conclude Piazza.