Attacco massiccio su Kiev: almeno sei morti, colpito ospedale pediatrico e palazzo residenziale

Un violento attacco condotto dalla Russia ha colpito nella mattinata di oggi la capitale ucraina Kiev, provocando almeno sei vittime, tra cui un bambino di sei anni. A renderlo noto è stato il capo dell’amministrazione militare della città, Timur Tkachenko, che ha confermato la presenza di numerosi feriti e danni ingenti in diverse aree urbane.
Secondo quanto riportato su Telegram, l’offensiva ha coinvolto droni e missili, colpendo direttamente almeno dieci località nei pressi di Kiev. Tra gli obiettivi finiti sotto attacco figurano un edificio residenziale, una scuola e il reparto pediatrico di un ospedale, come confermato da fonti governative ucraine. Oltre 40 persone sono rimaste ferite nei raid, molti dei quali versano in gravi condizioni.
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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha denunciato l’accaduto con un video sui social, dichiarando: «Colpito in modo diretto un edificio residenziale. Le persone sono intrappolate sotto le macerie. Tutti i servizi di emergenza sono sul posto. Terroristi russi».
Anche il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha è intervenuto sull'attacco definendo la giornata come "una mattina orribile a Kiev" e rilanciando l'appello a una risposta più dura contro Mosca: «È ora di esercitare la massima pressione. È il momento di sincronizzare tutte le misure sanzionatorie. È il momento di imporre la pace con la forza».
Intanto, dal fronte orientale, arriva un annuncio da parte del Ministero della Difesa russo: la città strategica di Chasiv Yar, nella regione di Donetsk, è stata conquistata dalle truppe di Mosca. Secondo il comunicato ufficiale, la località, da mesi al centro di intensi combattimenti, è stata “liberata” dall’esercito russo, rappresentando una significativa perdita per le forze ucraine nella regione del Donbass.