Nudismo e topless a Torre Borraco: mamme in rivolta in Puglia
Un’estate di mare a Torre Borraco si trasforma in un acceso dibattito tra libertà individuale e sensibilità familiari. Tre donne, due nude e una topless, hanno scelto la spiaggia libera di Manduria, scatenando reazioni contrastanti tra i bagnanti, soprattutto le mamme preoccupate per i bambini. La questione solleva un importante confronto sui limiti della tolleranza e del rispetto reciproco in luoghi pubblici così frequentati. Ma cosa ne pensi tu di questa delicata questione?

L’estate a Manduria, nel Tarantino, è stata animata da un acceso dibattito dopo che tre donne — due completamente nude e una in topless — si sono sistemate sulla spiaggia libera di Torre Borraco, frequentata da famiglie e numerosi bambini .
La presenza ha subito suscitato la reazione indignata delle mamme: “Scena inaccettabile davanti ai bambini”, hanno commentato, chiedendo alle donne di coprirsi immediatamente . Alcuni genitori minacciavano di chiamare le forze dell’ordine, puntando il dito sulla non conformità delle protagoniste con le normative vigenti.
Secondo testate locali, le tre donne erano accompagnate da alcuni uomini e non sembra che fossero turisti occasionali: frequentavano liberamente mare e battigia, ignorando proteste e richieste di copertura . Il clima sulla spiaggia è diventato teso, con gruppetti di bagnanti intenti a filmare la scena e confrontarsi animatamente con le nudiste.
La pressione crescente ha infine sortito effetto: nel primo pomeriggio le due donne nude hanno ceduto e si sono ritirate lasciando il topless, sedando parte delle polemiche .
Il caso ha immediatamente sollevato questioni più ampie sul naturismo in Italia. Tecnicamente non vietato, il nudismo può però essere sanzionato se ritenuto lesivo del “senso comune del pudore” o praticato in luoghi non espressamente autorizzati . La spiaggia di Torre Borraco non è inclusa nelle aree designate, accendendo così il confronto tra sostenitori della libertà individuale e chi invoca controlli più severi.
Sui social la vicenda è rapidamente diventata virale, polarizzando l’opinione pubblica tra chi difende il diritto ad esprimere liberamente il proprio corpo e chi ritiene che certi comportamenti vadano limitati in spazi frequentati da minori .
Mentre le autorità locali potrebbero valutare l’eventuale applicazione di sanzioni, l’episodio di Borraco diventa uno specchio delle tensioni culturali italiane sull’equilibrio tra libertà personale e sensibilità collettiva.