Pakistan, emergenza monsonica: oltre 220 morti e 500 feriti in un mese di piogge torrenziali

Le piogge torrenziali che da quasi un mese imperversano in Pakistan stanno devastando intere comunità, con oltre 220 vite spezzate e centinaia di feriti. L’Agenzia nazionale per la gestione delle catastrofi ha aggiornato il bilancio, evidenziando la gravità di questa emergenza umanitaria. Tra le vittime ci sono tanti bambini e donne innocenti, mentre le precipitazioni intense continuano a mettere a dura prova il Paese. È ora di agire per alleviare questa crisi senza precedenti.

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In Pakistan, le piogge monsoniche che si abbattono sul Paese da quasi un mese hanno causato la morte di 221 persone e il ferimento di oltre 500. Lo rende noto l’Agenzia nazionale per la gestione delle catastrofi, che ha diffuso un bilancio aggiornato degli eventi registrati tra il 26 giugno e il 21 luglio.

Tra le vittime si contano 104 bambini e 40 donne. Le precipitazioni intense hanno provocato inondazioni improvvise, crolli di edifici e corto circuiti elettrici, aggravando ulteriormente l’impatto sull’intera popolazione.

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Particolarmente critica la situazione nel Gilgit-Baltistan, nel nord del Paese. Nel distretto di Diamer, una frana innescata dalle piogge ha travolto un tratto autostradale, seppellendo almeno otto veicoli. Lo ha riferito all’agenzia AFP Abdul Hameed, alto ufficiale di polizia locale. Al momento sono stati recuperati tre corpi, mentre oltre 15 persone risultano disperse.

Le autorità continuano le operazioni di soccorso nelle aree più colpite, mentre si teme che il numero delle vittime possa ulteriormente aumentare nelle prossime ore a causa delle difficoltà di accesso e delle condizioni meteorologiche ancora instabili.