Ucraina-Russia, Zelensky a Putin: Serve un incontro diretto per fermare la guerra
In un appello acceso, il presidente ucraino Zelensky invita Putin a un incontro diretto per fermare la guerra che da oltre tre anni sconvolge l’Europa. La proposta di dialogo al massimo livello rappresenta un passo cruciale verso una soluzione diplomatica, sperando di spezzare l’impasse e aprire la strada alla pace. Resta ora da vedere se le parti saranno disposte a superare le diffidenze e trovare un comune terreno.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rivolto un nuovo appello al Cremlino, proponendo un incontro diretto con Vladimir Putin per cercare una via diplomatica verso il cessate il fuoco. La proposta arriva mentre il conflitto si avvicina ai tre anni e mezzo di durata senza una soluzione concreta all’orizzonte.
“Un incontro al più alto livello è necessario per assicurare davvero la pace”, ha dichiarato Zelensky, ribadendo la disponibilità dell’Ucraina a trattare su scambio di prigionieri, rimpatrio dei bambini e fine delle uccisioni. Kiev punta a rilanciare il dialogo dopo i due tentativi falliti a Istanbul, chiedendo un’accelerazione delle trattative già nella prossima settimana.
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Il segretario del Consiglio di Sicurezza ucraino, Rustem Umerov, ha già avanzato una proposta formale per fissare un nuovo incontro con la controparte russa. Zelensky, rivolgendosi direttamente a Putin, ha affermato che “l’Ucraina è pronta” e ha esortato Mosca a non sottrarsi più alle decisioni cruciali per il futuro della regione.
Nonostante l’apertura diplomatica, sul campo la situazione resta critica. La Russia ha infatti sferrato il più massiccio attacco mai registrato contro Pavlohrad, città dell’Ucraina orientale. Per oltre sei ore sono stati lanciati centinaia di droni kamikaze e missili balistici, provocando gravi danni a edifici civili e strutture industriali. Il governatore di Dnipropetrovsk, Sergey Lysak, ha definito l’attacco “una notte e una mattina infernali”, confermando la distruzione di una fabbrica, una caserma dei pompieri e un palazzo residenziale di cinque piani.
Intanto, sul piano internazionale, l’Ucraina continua a ricevere segnali di sostegno, soprattutto dagli Stati Uniti. La Camera dei Rappresentanti ha approvato con larga maggioranza la continuazione degli aiuti militari a Kiev, con 353 voti favorevoli e 76 contrari. La notizia è stata confermata da Andriy Yermak, capo dell’Ufficio presidenziale ucraino, e dal deputato Don Bacon.
Il disegno di legge, ora atteso al Senato, autorizza l’invio di nuovi armamenti. Se approvato, passerà alla firma del presidente. Nel frattempo, durante un incontro con il nuovo segretario generale della Nato, Mark Rutte, l’ex presidente Donald Trump ha dichiarato che l’Ucraina riceverà “armi per miliardi di dollari”.
Il provvedimento, sostenuto da 85 senatori tra cui Lindsey Graham e Richard Blumenthal, prevede anche dazi punitivi di almeno il 500% su prodotti provenienti da Paesi come Cina, Brasile e India, qualora mantengano rapporti commerciali con la Russia.