Garlasco, la Procura frena le ipotesi sull'inchiesta: Solo congetture, così si alimenta confusione

La Procura di Pavia ha diffuso una nota ufficiale per chiarire la propria posizione in merito alla nuova inchiesta sull’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco nel 2007. L’intervento arriva dopo una serie di indiscrezioni circolate nei media, ritenute infondate e potenzialmente fuorvianti.
Nel documento, firmato dal procuratore Fabio Napoleone, si contesta il “continuo attribuire” agli inquirenti “valutazioni, ricostruzioni, attività in corso e persino stati d’animo”. La Procura precisa che tutte le attività investigative vengono costantemente riferite al procuratore dai magistrati titolari delle indagini, ma che eventuali comunicazioni ufficiali saranno diffuse soltanto alla conclusione delle verifiche.
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“Qualsiasi interpretazione proveniente da soggetti estranei all’Ufficio – si legge nella nota – in assenza di comunicati ufficiali, genera solo confusione, dando vita a discussioni fittizie in cui consulenti, esperti o opinionisti commentano su ipotetiche scelte della Procura basate su congetture”.
La Procura ribadisce quindi che ogni riferimento attribuito al proprio operato, “anche quelli recentemente diffusi”, è da ritenersi privo di fondamento se non accompagnato da comunicazioni ufficiali. L’obiettivo della presa di posizione è evitare ulteriori speculazioni e garantire la correttezza dell'informazione in una fase delicata delle indagini.