Yamal rinnova con il Barcellona fino al 2031: guadagnerà fino a 20 milioni l'anno e si presenta con la madre

rinnovato con entusiasmo e determinazione, dimostrando di essere già una figura chiave del club. Con il suo talento in crescita e un contratto da top player mondiale, Yamal si prepara a scrivere un capitolo importante della sua carriera, attirando l’attenzione di tutto il calcio internazionale. La sua presenza con la madre durante la presentazione ha aggiunto un tocco di sincerità e umanità a questa giovane stella in ascesa.

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Lamine Yamal ha ufficialmente rinnovato il contratto con il Barcellona fino al 2031. Il giovane talento, appena diciottenne, ha siglato il nuovo accordo che prevede un ingaggio di 15 milioni di euro annui, cifra che potrebbe salire fino a 20 milioni grazie ai bonus.

Dopo le recenti polemiche legate alla festa per il suo 18º compleanno, Yamal ha scelto di presentarsi alla firma in modo simbolico: accompagnato dalla madre, che ha salutato il pubblico su invito del figlio, dall’intera famiglia e da alcuni amici stretti. L'attaccante è arrivato in completo grigio, come mostrano i video diffusi dal club blaugrana sui propri canali ufficiali.

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Yamal abbandonerà il numero 19 per indossare il prestigioso numero 10, eredità di campioni come Lionel Messi, segnando così una nuova fase della sua carriera calcistica.

Il rinnovo arriva a pochi giorni dalle critiche ricevute per l’organizzazione della sua festa di compleanno, durante la quale, secondo la denuncia dell’Associazione Adee, sarebbero state ingaggiate persone affette da nanismo come forma di intrattenimento. L'Adee – che rappresenta persone con acondroplasia e altre displasie scheletriche – fa parte della Confederazione spagnola delle persone con disabilità fisiche e organiche (Cocemfe).

In un comunicato ufficiale pubblicato sul proprio sito, l’Adee ha dichiarato che “intraprenderà azioni legali e sociali per tutelare la dignità delle persone con disabilità”, sottolineando come tali comportamenti violino non solo le leggi vigenti, ma anche i principi etici di una società equa e rispettosa.

In occasione del compleanno del giovane calciatore, figura di rilievo nello sport spagnolo, persone affette da nanismo sono state impiegate esclusivamente per attività di intrattenimento e promozione. Tali pratiche sono inaccettabili perché alimentano stereotipi, discriminazione e ledono i diritti delle persone con acondroplasia e altre displasie scheletriche”, ha aggiunto l’associazione.