Donald Trump: Sistemi Patriot all'Ucraina, Kiev riceverà armi sofisticate di cui ha disperatamente bisogno

Donald Trump annuncia l’invio di sistemi Patriot all’Ucraina, un gesto chiave per rafforzare la difesa contro le offensive russe. Con parole decise, il presidente americano sottolinea la necessità urgente di armi sofisticate per proteggere Kiev e garantire la stabilità nella regione. Questa mossa potrebbe cambiare gli equilibri sul campo, dimostrando come la diplomazia e la forza possano unirsi per sostenere una nazione in difficoltà. Una decisione che farà discutere a livello internazionale.

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Donald Trump ha annunciato l’invio di sistemi di difesa antiaerea Patriot all’Ucraina, definendoli “necessari in modo disperato” per contrastare le offensive russe. “Invieremo loro dei Patriot, di cui hanno disperatamente bisogno”, ha dichiarato il presidente americano, precisando: “Non ho ancora deciso il numero, ma li avranno perché hanno bisogno di protezione”.

L’annuncio è arrivato dopo un colloquio telefonico con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e alla vigilia di un incontro con il nuovo segretario generale della NATO, Mark Rutte. Si tratta di una svolta rispetto alla recente sospensione delle forniture militari statunitensi a Kiev.

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Trump ha sottolineato che l’invio dei Patriot fa parte di un pacchetto più ampio che include “equipaggiamenti militari molto sofisticati” e che, secondo quanto dichiarato, “verranno pagati al 100%” dall’Ucraina. Il piano si inserisce in un accordo che coinvolgerebbe anche la Nato, incaricata di coprire parte dei costi legati agli armamenti destinati a Kiev.

Il presidente americano ha inoltre lasciato intendere un possibile irrigidimento della linea nei confronti della Russia, anticipando “un’importante dichiarazione” in merito. Rispondendo a una domanda sui rapporti con Vladimir Putin, Trump ha espresso la propria frustrazione: “Putin ha davvero sorpreso molte persone. Parla gentilmente e poi alla sera bombarda tutti”, ha affermato, definendosi “deluso” dal leader del Cremlino.

Interpellato infine sulla proposta del senatore Lindsey Graham di introdurre dazi punitivi fino al 500% contro i Paesi che sostengono Mosca, Trump ha confermato che “la stiamo studiando molto attentamente”.