Dazi USA, ultimatum di Trump: stop ai negoziati, dazi in vigore dal 9 luglio

La tensione tra Stati Uniti e partner internazionali si intensifica: Donald Trump ha confermato che i dazi in vigore dal 9 luglio non subiranno ulteriori proroghe, lasciando il mondo sulla griglia di partenza. Un messaggio deciso che chiude le porte a negoziati e apre una fase di incertezza economica globale. La domanda ora è: come reagiranno i mercati e le aziende coinvolte?

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Nessuna proroga oltre il 9 luglio: i dazi voluti da Donald Trump torneranno in vigore senza ulteriori rinvii. Lo ha confermato lo stesso presidente degli Stati Uniti, lanciando un messaggio chiaro ai partner commerciali, inclusa l’Unione Europea, che speravano in una riapertura del dialogo.

"No, non sto pensando a una pausa", ha dichiarato Trump durante il volo da Florida a Washington a bordo dell’Air Force One, rispondendo a chi gli chiedeva se fosse possibile un prolungamento delle trattative. "Scriverò lettere a molti paesi", ha aggiunto, lasciando intendere che la linea sarà rigida e definitiva.

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Le parole di Trump arrivano mentre il commissario europeo al Commercio Maros Sefcovic è negli Stati Uniti per tentare un ultimo round negoziale. Il suo obiettivo è trovare un'intesa con Washington prima della scadenza formale fissata per il 9 luglio. “Faremo del nostro meglio per raggiungere un accordo equo per entrambe le parti”, ha spiegato Sefcovic da Bruxelles, sottolineando che l’urgenza è stata confermata anche nell’ultima telefonata tra Ursula von der Leyen e Trump.

Sefcovic ha riferito di aver ricevuto una prima bozza di proposte da parte americana e di essere al lavoro per elaborare una risposta. “Ci aspettano discussioni molto intense con i miei omologhi, il rappresentante al Commercio Jamieson Greer e il segretario al Commercio Howard Lutnick”, ha spiegato, aggiungendo che gli incontri sono previsti tra mercoledì e giovedì, prima della festività del 4 luglio.

È sempre un buon segno quando si passa dallo scambio di opinioni alla stesura concreta dei testi”, ha sottolineato Sefcovic, “ma serve grande attenzione ai risultati perché siamo i due maggiori partner commerciali globali, con oltre 1,7 bilioni di dollari di scambi annuali e investimenti incrociati significativi”.

Il commissario europeo ha ribadito la volontà di raggiungere un’intesa che favorisca le imprese su entrambi i fronti, garantendo maggiore prevedibilità e stabilità. “Lavoriamo partendo dal fatto che siamo alleati stretti. Questo deve riflettersi anche nel nostro accordo commerciale”, ha concluso.