Meloni convoca vertice urgente sulla crisi in Iran con ministri e intelligence
Giorgia Meloni ha convocato un vertice urgente con ministri e intelligence per affrontare la crisi in Iran, un'area di crescente preoccupazione internazionale. La riunione, in videoconferenza, mira a definire strategie e risposte adeguate alle recenti tensioni e operazioni militari. In un contesto mondiale sempre più instabile, l'Italia si prepara a prendere decisioni decisive per tutelare i propri interessi e garantire la sicurezza. La situazione richiede rapidità ed equilibrio, e siamo pronti a fare la nostra parte.

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha convocato una riunione d’urgenza in videoconferenza per discutere della situazione in Iran, a seguito delle recenti tensioni e operazioni militari. All'incontro hanno partecipato i ministri competenti, il sottosegretario Alfredo Mantovano e i vertici dell’intelligence italiana.
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, intervenuto in diretta al Tg1, ha sottolineato che “tutto dipende da quello che farà l’Iran”. Tajani ha spiegato di aver avuto un lungo colloquio con il suo omologo iraniano due giorni fa, sollecitando un confronto diretto con gli Stati Uniti per evitare un’escalation.
“Ieri la nostra ambasciatrice a Teheran ha ribadito al ministero degli Esteri iraniano la nostra posizione: favorire il dialogo e la ripresa dei negoziati”, ha aggiunto il ministro. “L’Italia era pronta ad ospitare a Roma un incontro diretto tra iraniani e americani, senza mediazioni”.
Secondo Tajani, “dopo l’attacco della scorsa notte, vedremo se gli iraniani cambieranno posizione. Stiamo lavorando con tutte le nostre forze per una soluzione diplomatica e per evitare che il conflitto degeneri. L’obiettivo – ha ribadito – è impedire la costruzione di una bomba atomica, che rappresenterebbe un pericolo per l’intera regione mediorientale”.
Sulla stessa linea anche il ministro della Difesa Guido Crosetto, che ha spiegato come l'Italia monitorasse già da ieri sera gli spostamenti di aerei americani, ipotizzando un attacco imminente. “Questa notte – ha confermato – l’attacco si è verificato. Il principale obiettivo era il sito nucleare di Fordow, considerato strategico per il programma iraniano”.
“Israele – ha proseguito Crosetto – non disponeva di mezzi in grado di colpire efficacemente un’area situata a oltre 90 metri sotto terra. Per questo sono entrati in azione i bombardieri americani B2, tra i più avanzati al mondo per capacità di penetrazione in profondità”.
Il ministro ha precisato che lo scenario si è evoluto rapidamente e che si è aperta una crisi potenzialmente estesa, con il rischio di ritorsioni iraniane verso obiettivi americani nella regione. “Già dall’altro ieri – ha spiegato – abbiamo adottato misure di protezione per i contingenti italiani all’estero, anche se non sono direttamente coinvolti. Abbiamo solo spostato quelli vicini a zone a rischio”.